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Resistenza e donne, una storia che ancora non si ? finita di scrivere

Coordinamento Donne Ds

Oggi, 25 Aprile ? una data che rappresenta il simbolo della rinascita democratica dell?Italia

 

La Resistenza italiana, chiamata anche ?Resistenza partigiana?, fu caratterizzata dall'impegno unitario di molteplici individui, movimenti  e anche opposti orientamenti politici: comunisti, cattolici, monarchici, anarchici, azionisti, liberali e socialisti.

 

Uomini e donne italiani  combatterono insieme ai giovani americani, inglesi, francesi, canadesi ed altri popoli alleati per ridarci libert? e dignit?

 

? interessante conoscere il numero crescente di uomini e donne che parteciparono, come partigiani, alla guerra, dalle poche migliaia del 1943  fino ai circa 300.000 dell?aprile 1945.

Anche per le donne la Resistenza  inizi? l?8 settembre del ?43 ma  non fu una guerra di aggressione ma una difesa civile e  partigiana; una guerra fatta con armi e senza armi. Voglio raccontarvele entrambe.

 Non che le donne prima non conoscessero la guerra; il ventennio fascista e la lotta armata da oltre tre anni fecero s? che conoscessero fame, stenti, dolore e lutti. Per le donne ebree, poi, la guerra inizi? gi? dal ?38, dopo la promulgazione delle leggi razziali.

Le donne ricoprirono i loro ruoli naturali ? curarono, consolarono,vestirono, dettero assistenza in varie forme, rallentarono le produzioni per ritardare e per ostacolare lo sfruttamento delle risorse degli occupanti, sfamarono, protessero, nascosero salvando molte vite a danno delle proprie.

Quindi, coloro che contribuirono alla Liberazione furono molte, purtroppo la letteratura declina molto spesso solo al maschile e non rivendica la titolarit? delle azioni e della presenza delle donne: molte furono attive a vario livello.

A differenza degli uomini arruolati nell?esercito forzatamente e obbligatoriamente, molte donne fecero una scelta incondizionata e ?gratuita?.

La contingenza storica era eccezionale e le donne, che per indole sono per la pace, presero le armi con un distinguo: l?assenza di odio e la partecipazione al dolore delle vittime incolpevoli.

La Resistenza delle donne si declina, dunque, sia senza armi sia con le armi:  due modalit? che hanno per unico fine la libert? e la pace.

Il contributo delle donne italiane alla lotta antifascista durante il ventennio della dittatura e durante la guerra ? quindi fuori discussione. Dal ?22 al ?45 migliaia furono le donne arrestate, imprigionate e torturate per attivit? contro il fascismo e la libert?, molte furono condannate dal Tribunale Speciale e molte inviate al confino.

La nostra storia, le nostre radici sono l?: la Repubblica ? nata dalla Resistenza. E come ha ricordato il Presidente Napolitano la Liberazione fu uno sforzo di tutti,  io aggiungo che non sentire questo ? molto grave.

 

Orvieto, 25 Aprile 2007                                                                

Pubblicato il: 25/04/2007

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