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Iniziativa per le riforme. NEO_DEM 1/2

Renato Piscini

Per gran parte dei cittadini l'immagine del centro sinistra coincide con tutto ci? che ? riconducibile al Pubblico: l'impiego pubblico, la spesa pubblica, l'ingerenza nelle scelte industriali, la burocrazia che perpetua se stessa, etc. La diffidenza porta ad uno sfilacciamento tra cittadino e Amministrazione. Vanno progressivamente , coraggiosamente  eliminati i molti rivoli improduttivi della spesa pubbica e vinte le resistenze corporative che li difendono. Al centro della Sanit?,della mobilit?, della scuola devono esserci gli utenti non le organizzazioni che le devono servire .

La buona politica sarebbe priva di senso se non si occupasse di chi ha bisogno, di chi ? pi? povero, non di chi chiede assistenza non dovuta e la ottiene grazie , spesso, al suo potere contrattuale.

Nel contempo va lanciato un messaggio a coloro che affrontano il  rischio d'impresa. Inoltre preoccuparsi delle nuove generazioni.

Una societ? che non abbia al proprio centro il concetto di dovere ( verso gli altri, verso ci? che ? comune, nel lavoro ) non ha futuro. Le istanze di giustizia non devono produrre appiattimento, soppressione delle differenze . Sconfiggere altres? resistenze  incrostazioni centralistiche. L'iniziativa riformista deve trasmettere valori , accanto a parole chiave: solidariet?, democrazia, pace; devono esserci parole come libert?, merito, responsabilit?, individuo, comunit?.

C'? una difficolt?, perfino una ritrosia del centro sinistra a comprendere una parte di Italia , ? quella sostanzialmente dinteressata ai Partiti , alla politica, che non prende la parola ma si esprime con il voto nelle occasioni che contano. Il compito del futuro Partito Democratico ? anche quello di conquistare il voto di costoro, con una politica pi? semplice, pi? aderente alle istanze popolari . La riforma ? un processo di coinvolgimento, non un testo partorito nelle segrete stanze.

La proposta ? trasversale cos? come l'azione !!!

 NEO_DEM /2
 Dopo i principi, cosa e perch?

 L'occasione del dibattito ? prevista dopo i congressi di DL e DS , onde evitare interpretazioni sbagliate  (correnti) o prevaricazioni.
E' ipotizzabile nonch? certo che una cosa ? fare il partito Democratico in Campania ( ove i rapporti tra DS e DL sono pressoch? paritari)altra cosa ? farlo nelle Regioni Umbria, Toscana o Lombardia addirittura. Insomma si presuppone e ci si augura che il PD possa essere Federale, per quanto sopra, forse anche per facilitare azioni, interazioni e parametri di riferimento fondativo.
Questo ? l'unico modo per far partecipare, da protagonisti, al processo fondatore personalit? e movimenti che oggi si esprimono a livello locale. Si ipotizza che la gente quando vede nuove culture vede la possibilit? della democrazia partecipativa e la prende perch? piace. L'ipotesi ancora che si possano formare Azioni locali  democratizza, cambia lo scenario.
Intercetterebbe gli umori profondi della societ?; la trasversalit? deve  essere interna ed esterna , perch? si basa su un manifesto che guarda ai contenuti, che riguarda l'azione politica  dell'Unione tutta .
In fondo un nuovo modo di essere democratici che guarda al presente e non ai Pantheon.
Che guarda alla parte non coinvolta dei cittadini , che va conquistata volta per volta , parlando il suo linguaggio.
Essendo un modo di approcciarsi la cosa riguarda gli aderenti ai Partiti esistenti, i singoli cittadini e i movimenti.
Insomma il  manifesto nascer? dall'esperienza sul campo, guardando ai valori pi? importanti.
Forse l'obbiettivo ? anche quello di orientare la Linea.


Pubblicato il: 18/04/2007

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