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Fare bene, non fare di pi?

Donatella Belcapo

Domenica pomeriggio abbiamo partecipato, insieme a molti cittadini, all?iniziativa promossa da ?Piano Terra?, associazione che sostiene il Mercato Equo e Solidale.

 

Particolarmente significativa ? stata la presenza di due Associazioni del nostro territorio ?Il Ginepro? e ?La Renara? che da anni si battono per promuovere la partecipazione dei cittadini in difesa della qualit? della vita, migliorare le condizioni sociali, culturali e anche professionali delle comunit? locali, con progetti di rilancio delle attivit? economiche  locali compatibili con le esigenze di protezione dell?ambiente.

 

L?associazione ?Il Ginepro? di Allerona, in particolare,  mira a sensibilizzare la cittadinanza, le istituzioni, e le scuole creando cos?, la coscienza di un modello di gestione dei rifiuti improntata sull?opzione RIFIUTI ZERO e anche basata sulla raccolta porta a porta e sulla tariffa puntuale , ecc?

Dal 21 al 28 aprile promuoveranno un?iniziativa (annuale) per la raccolta sul fiume di Allerona ed Orvieto: andiamoci  tutti!!!

 

La Renana, invece, nasce nel 2005 per l?ecosviluppo del territorio orvietano; il suo intento principale ? quello della salvaguardia e la valorizzazione della zona dell?altopiano dell?Alfina, la renara appunto, attualmente Z.R.C.(zona ripopolamento e cattura).

L?associazione sta lavorando per mantenere intatto un patrimonio collettivo, la cui integrit? deve essere assicurata, cercando di impedire una vera scelleratezza ambientale.

Si propone di diventare punto di riferimento per tutti coloro che, in maniera positiva, sentano l?esigenza di dare il loro contributo per il radicamento della cultura ecologica e nello stesso tempo promuovere la tipicizzazione del territorio, la riconversione biologica delle colture e degli allevamenti, il ripristino degli habitat naturali.

 

A tal riguardo vorremmo  parteciparvi  l?esperienza del seminario, promosso alcuni giorni fa dalla Nuova Generazione DS, con Maurizio Pallante sul tema della ?Decrescita Felice?. La discussione ha messo al centro la questione dell?autonomia dei singoli e delle comunit? rispetto a quella ?megamacchina? di produzione e consumo che sta mettendo a rischio l?equilibrio climatico ed ecologico planetario.

Il futuro ha bisogno di un altro modo di pensare la crescita economica, pi? attento alla qualit? e all?innovazione tecnologica, maggiormente incline all?efficienza e al risparmio energetico, capace di promuovere sviluppo locale con una bassa ?impronta ecologica? e che pu? tradursi in una intensa valorizzazione del territorio e di chi ci lavora. 

 

Ma come si pu? attuare la crescita  senza esaurire le risorse, riducendo l?inquinamento e senza sottrarre il necessario ad altri?

Sobriet?, filiere corte e autoconsumo e innovazioni tecnologiche volte ad ottenere di pi? con meno possono rappresentare le risposte.

 

Esempi sono la costruzione di edifici in grado di assicurare il benessere col minimo consumo di risorse, la progettazione di oggetti fatti per durare nel tempo, la riparazione invece della sostituzione, il riciclaggio e la riutilizzazione delle materie prime di cui sono fatti, la produzione, la trasformazione, la conservazione degli alimenti.

 

Ieri insomma ? stata la festa del ?fare bene? finalizzato al rispetto e non del ?fare di pi??.

Affinch? su questa Terra possiamo vivere tutti meglio bisogna saper distinguere, diceva Pasolini, il vero dal falso progresso.

Pubblicato il: 02/04/2007

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