Tu quoque, Guido, amico mio...

In riferimento alla posizione di Guido Turreni, mi sembra chiaro che il professor Cardinali nel suo intervento ha descritto un clima negativo che a suo avviso coinvolge gran parte della  classe politico-amministrativa della citt?, di destra e sinistra, ed ? un giudizio legittimo.

Il termine ?corruzione?(tra virgolette) da lui utilizzato risponde al deterioramento, alla decomposizione, alla degenerazione della politica cittadina da me descritta con altri termini e diffusamente nel mio interevento.

La valutazione della presenza di una ?somma di mafiette che coinvolgono spudoratamente anche una finta opposizione di destra? corrisponde ad una valutazione politica di Cardinali, che se riterr? opportuno specificher?. E' una lettura che evidentemente emerge da singoli fatti politici e che lui ha necessariamente generalizzato.

Se dobbiamo sottostare alla minaccia di querele perch? nell?espressione delle idee ? utilizzato un linguaggio comune (mafiette), con il significato che il termine possiede nella nostra realt?, che non ? la Sicilia o la Calabria, davvero pensare, dire, pubblicare ? diventato impossibile.

L?avvocato Turreni conosce il mio rispetto, la mia attenzione e la mia sensibilit? per la dignit? di ognuno, che cerco di riflettere con scrupolo nel mio lavoro di direttore responsabile del giornale.
Ne abbiamo discusso pi? volte.
Pertanto mi sembra inopportuno, esagerato ed offensivo nei miei confronti il suo tono minaccioso e ?professionale?.
Avrebbe dovuto lasciare le minacce a quanti sono usi a questi metodi per intimorire e zittire, metodi che non gli sono consoni.