Per il Partito Democratico noi ci mettiamo la firma

Il congresso dei Democratici di Sinistra inaugura una fase nuova di riflessione politica proiettando i valori della sinistra dentro il XXI secolo.

In particolare, l?evento ci aiuta ad attraversare i tempi nuovi, interrogando le nostre storie e le nostre identit? politiche. Tempi nuovi che scuotono le nostre certezze, le nostre tradizioni, le nostre appartenenze. E che si affermano nel momento in cui la ?fine del mondo?, concetto-limite e impensabile, appare all?orizzonte come esito di uno sviluppo ottuso, irresponsabile, letale.

Il ?global warming?, il grande tema della sostenibilit?, la comparsa dei giganti economici asiatici, la globalizzazione, le nuove forme del lavoro dettano le priorit? che rendono obsolete molte culture del Novecento.  I vecchi paradigmi di analisi politica e sociale non ci aiutano a comprendere un mondo-rete che macina nuove informazioni e conoscenze inedite trasmesse alla velocit? della luce.

Il percorso politico intrapreso dai Democratici di Sinistra apre scenari densi di opportunit?, liberando spazi e risorse, revocando in dubbio molte convinzioni che oggi assomigliano pi? all?oppio di Marx che a strumenti di conoscenza del mondo.

Il dubbio si trova alla radice della modernit? e permette di abbattere le paratie che impediscono la comunicazione tra le diverse istanze della politica, della cultura e dell?economia.  Il dubbio richiede coraggio ed espone al rischio, crea tensioni e angosce, induce a tormenti riflessivi. Ma ? anche uno strumento di liberazione e di emancipazione.

La fase costituente del Partito Democratico rappresenta l?occasione per rimettere in gioco le identit? e i ruoli di una politica non pi? in grado di produrre innovazioni e passioni. L?occasione di poter scomporre, collettivamente, le identit? e le culture, per costruirne di nuove, anche eccentriche rispetto a quelle del riformismo socialista e cattolico.

La citt? di Orvieto deve stare compiutamente in questo passaggio per diventare un laboratorio di nuova politica.

Dobbiamo adeguare e ricomporre gli strumenti di lettura e di progetto ponendo al centro i temi dello sviluppo sostenibile,  della partecipazione, della democrazia, della circolazione di conoscenze e informazioni, dell?etica della responsabilit?, della meritocrazia.

Il rinnovamento della classe dirigente ? la questione centrale. Abbiamo bisogno di una ?visione? del futuro pi? vicina alle pulsazioni della modernit?, alle sensibilit? emergenti, alle fonti di innovazione sociale e culturale.  Una classe dirigente che deve farsi ?intelligenza collettiva?,  aperta al meticciato delle culture e delle idee, emanazione di un potere diffuso, orizzontale e dialogico.

Un partito nuovo nella nostra citt? pu? crescere a partire da una convinta adesione di persone che vogliono superare il ?compromesso al ribasso? (fatto di tutele anacronistiche, scarsa partecipazione, rendite,) e partecipare ad un nuovo patto per lo sviluppo in cui l?intelligenza, il talento, la creativit? siano centrali e siano costantemente valorizzati da politiche di formazione e di promozione sociale.  

Sosteniamo il progetto per il Partito Democratico perch? pensiamo che al suo interno le passioni e i valori della sinistra possano trovare una pi? ampia adesione e un fecondo terreno di confronto. 

Anche ad Orvieto la politica deve essere ?liberalizzata? per riaffermare i valori della sinistra e per ridare coerenza alle idee e alle parole. Una liberalizzazione che, restituendo fluidit? e libert? alle relazioni, contribuisca a ricomporre la frattura tra politica e societ?.

Per tali ragioni sottoscriviamo la mozione Fassino ?Per il Partito Democratico?.

Orvieto, 3 marzo 2007

Agnus Dei Pensi Gabriele

Belcapo Donatella

Cambri Riccardo

Costantini Elisa

Formica Marianna

Formiconi Simone

Fracchia Annalisa

Giorgetti Daniele

Giovannini Federico

Mortini Anna Rita

Pompei Simone

Sarri Alessio

Tarparelli Vittorio

Trappolino Carlo Emanuele

Vincenzi Pier Paolo

Orvieto laboratorio politico per il partito nuovo