Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Il Borgo dei fantasmi

Fausto Cerulli

di Fausto Cerulli

Era una bella idea: a vederla da fuori sembrava una rottura non dirompente con gli insediamenti adiacenti. Anche il nome, il borgo appunto, faceva pensare a Parigi, a Renzo Piano, ad una voglia

di novit?. Per prima cosa ci sistemarono l?ufficioiImposte, o qualcosa del genere; e non fu un buon inizio. Poi vidi apparire un negozio di abbigliamento, uno dei 4.865 che si trovano ad Orvieto.

Poi fu la volta di un bar, un po? triste e disadorno, come se il gestore si aspettasse una mala sorte. Qualche appartamento fu affittato, ed anche in questo caso,senza entrare in particolari personali che

mi farebbero soffrire, sembrava che il Borgo fosse afflitto da una sorta di maledizione. Ora tutto l?insieme ? fatiscente, degradato ? dir poco: ti fa pensare ad un luogo infestato di topi e di civette,

uno di quei luoghi in cui la notte si aggirano i fantasmi di quello che avrebbe potuto essere. Se avessi una donna con cui appartarmi, preferirei appartarmi con lei nei gabinetti vicino al Duomo,

tanto per dire.

Ovviamente nulla ? lasciato al caso: la Societ? che ebbe la pensata di metter su il Borgo ? stata dichiarata fallita; ed essendo una Societ? di Roma ( ci vuole poco a stabilire la sede legale a Roma) il fallimento ? stato dichiarato dal Tribunale di Roma, che ha provveduto, ovviamente, a nominare un Giudice Delegato di Roma ed un Curatore Fallimentare di Roma: come dire che tutto si muove nelle sabbie del Tribunale di Roma, e che tutto sembra fatto per non per far sapere agli orvietani cosa si nasconde dietro la faccenda.

Carlo Perali, per conto suo e per la sua carica, dice che ci sarebbe una scalata di imprenditori interessati al Borgo: la scalata fa pensare ad arrampicatori, e il termine arrampicatori non depone

mai bene, n? per chi si arrampica n? per chi gli fornisce coda chiodi e scarponi. E gli scalatori, a furia di scalare, si debbono esser persi tra le nuvole degli affari.

Ora, io non sono mai stato un esperto di affari e di affaracci; ma anche un cretino come me ? in grado di capire che se il Borgo viene abbandonato all?incuria, il suo valore commerciale diminuisce; e se il suo valore commerciale diminuisce vuol dire che qualche furbastro, a conoscenza della situazione fallimentare, e magari a conoscenza del nome del Curatore, potrebbe presentarsi dal Curatore e fargli un offerta miseranda per l?acquisto del Borgo; ed il Curatore, di fronte al fatto che anche la seconda asta ? andata deserta, potrebbe pensare di togliersi dalle scatole la faccenda. Il tutto, come sempre, senza che l?opinione pubblica orvietana sia messa a conoscenza dello stato delle cose; tanto per dire, quanti sapevano che c?era un?asta in corso?

Eppure il Borgo doveva essere una medaglia all?occhiello della nuova Orvieto, una specie di Opera del Regime, non ricordo pi? di quale regime.

Sarebbe troppo chiedere che l?Amministrazione Comunale dica qualcosa a proposito? E che non si limiti a dirla ai vari Conticelli e Cortoni di turno, ma trovi il modo di informare anche quei disgraziati cittadini che ogni tanto sono chiamati a votare per metter su uno straccio di Amministrazione, e poi restano all?oscuro di tutto.

Il Borgo fantasma ? l?immagine  e lo specchio cattivo di un Comune fantasma.

Ovviamente io non sono nessuno; scrivo su qualche giornale on line, ogni tanto mi incuriosisco, qualche volta mi incazzo; ma nessuno, altrettanto ovviamente, mi si fila; ma su questa faccenda

vorrei sapere qualcosa.

Anche perch?, con tutta l?amicizia che provo per Franco Raimondo Barbabella, mi ha fatto sorridere la sua osservazione secondo la quale tutti i casini del Borgo sono da attribuire ai

privati. Cazzo, Franco, vuoi vedere che con tutta l?aria di liberalismo che tira, tu ti ritrovi ad essere un fustigatore dei privati e degli sporchi interessi della borghesia? Ti vorrei pi? bene, se cos? fosse: ma non vedo che cosa c?entrano i privati in una faccenda alla quale dovrebbe pensare, sia pure per conoscenza, la nostra Santa Apostolica Amministrazione Comunale.

Pubblicato il: 08/02/2007

Torna ai corsivi...