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Se debbo scegliere tra il diavolo e l?acqua santa, ovviamente scelgo il diavolo

di Fausto Cerulli

Se debbo scegliere tra il diavolo e l?acqua santa, ovviamente scelgo il diavolo e dunque difendo Morcella. Penso di poterlo fare senza passare per voltagabbana: quando c?era da attaccare Morcella l?ho fatto, con tutta la stima e l?amicizia che gli porto, ma senza nascondermi dietro il dito dell?allusione e del dico non dico. Stavolta Morcella ? al centro di un attacco sanfedista, che viene dal pulpito di Grandoni e dal pulpitino  pseudolaico di un tale Asciutti, che purtroppo per il senato ? senatore e purtroppo per la Cultura fa parte della Commissione Cultura del Senato.

Comincio da S.E.Rev.ma ( dicesi) Grandoni. Il quale ha fatto il vescovo di Orvieto per uno sfracello di anni, e non si ? mai curato dei suoi diocesani; occupato a pascolare il gregge di Todi, ed a investire in opere di bene e di edilizia sacra. Non sar? peccato di leso vescovo se dico che non mi sta simpatico: e non per bieco anticlericalismo. Sono stato assai amico del vescovo Dondeo, e spesso prendevamo il caff? insieme, in Vescovado, anche se sapeva che ero un ateo conclacamato e compiaciuto. Per dire che non mi fa velo la tonaca.

Grandoni, non so se ci avete fatto caso, cammina sempre rasentando i muri, e viaggia spesso per vicoli, quando raramente frequenta la citt? del tufo. E non lo fa per modestia: secondo me lo fa per non dare nell?occhio, alla vecchia maniera dei monsignori di Curia che non si vedono ma si sentono, ah se si sentono.

Provo a spiegare un po? la sottile antipatia. Ad Orvieto, durante il suo Ministero vescovile, si sono suicidati almeno cinque o sei giovani e una diecina di anziani. Ci? dovrebbe far pensare ad un disagio esistenziale diffuso, ad anime che hanno bisogno di cure anche pastorali. Grandoni non ha mai aperto bocca per parlare del problema, per dire la sua parola di conforto o di sconforto. Probabilmente ? restato un lefevbriano, di quelli che chi si ammazza non merita benedizione e va sepolto fuori del camposanto, insieme all?ebreo Trevis.

Ancora: la giovent? orvietana si distingue per una certa propensione all?eroina, anche se tutti vogliono minimizzare, della serie che i panni sporchi si lavano in famiglia e la giustizia di che s?ompiccia , pensi agli extracomunitari delinquenti per razza. Ebbene: avete mai sentito il buon Grandoni intervenire sull?argomento, organizzare non dico una tavola rotonda, ma almeno una tavola ecclesiale. Niente di niente.  Gli interventi del vescovo che non si sa se ? in pensione hanno sempre riguardato faccende economiche. Diciamo che i modelli di Grandoni sono L?fevbre per la liturgia e Marcinkus per l?economia.

Faccio un esempio irriverente: quando la morte( misteriosa solo per chi non ha voluto capire che si ? trattato di un duplice omicidio) di Franco e Clara Gaddi pose sul tappeto il tema dell?usura, il benefattore Grandoni istitu? una specie di fondo a favore degli usurati. Ottima iniziativa. Dar soldi a chi si trova in difficolt? costituisce una delle tre o quattro opere di beneficenza, con la visita agli infermi e una bedizionaccia ai carcerati. Ottima iniziativa, dicevo. Se non fosse che dopo un paio d?anni la Curia ha richiesto la restituzione delle somme date in beneficenza, con richiesta di interessi. Legali, si intende, non usurari. E chi non poteva restituire si ? visto arrivare un decreto ingiuntivo, dal potere secolare a ci? sollecitato dal potere cosiddetto spirituale. Della serie che io ti aiuto, ma non sono Babbo Natale.

Pi? recentemente Grandoni ha messo il becco, pardon il bastone pastorale, in faccende come l?Opera del Duomo, da lui considerata Cosa Sua: con una qualche ignoranza dei fondamenti giuridici e culturali dell?Opera. Poi ha pensato di intervenire sulla politica locale, con una omelia ufficiosa in cui ha fatto le scarpe alla opposizione locale, che a suo parere non sa fare l?opposizione.  Sul che si pu? anche concordare, ma non doveva dirlo da Vescovo, neppure sulla soglia della pensione.

A questo punto Morcella, in un sussulto laico massonico ( della massoneria buona, niente P2) ha pensato di richiamare Grandoni ai compiti pastorali.

Non voglio sapere perch? Morcella abbia avuto questo sussulto laico, ma ne prendo atto con soddisfazione oggettiva. Non ? facile stuzzicare gli alveari curiali, ed io ne so qualcosa. Do quindi atto a Morcella di coraggio laico, comunque motivato. E il coraggio ha avuto i suoi  costi: l?amico Morcella si ? beccato una severa reprimenda  del federale Asciutti: che non ? intervenuto sulla diatriba che divide forza italia (togliendo il sonno a tutti gli orvietani) ma ha preferito rimproverare a Morcella di aver parlato male di un Vescovo. Gratta gratta,in Forza Italia  ci trovi la democrazia cristiana di  sempre e per sempre. Morcella, che pure ? un ragazzo intelligente e si far?, non aveva capito che Forza Italia ? un partito berlusconiano s?, ma anche rispettoso delle gerarchie e rispettato da esse. E giustamente il federale Asciutti che basta la parola ha preso la parola per attaccare Morcella in materia di lesa maest? vescovile.

Se vuoi conoscere una persona, guarda i suoi nemici: Asciutti e Grandoni mi hanno rivelato un  Morcella laico. Parrettiano e bancarolo, ma laico. E se lo accusano davanti al Sant?Uffizio, gli offro la mia difesa tecnica. Non sono un avvocato rotale, ma le prepotenze delle Curie mi fanno rotare le palle.

Con rispetto parlando delle palle, un po? meno delle curie.

Pubblicato il: 03/05/2003

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