Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Non abbassiamo la guardia sull?Ospedale.

Guido Turreni del Coordinamento di FI

 

Di Guido Turreni del Coordinamento di FI.

 

In un momento decisamente critico per la sinistra (nazionale e locale), in cui da un lato si sprecano discussioni autolesioniste (partito democratico, missione in Afganistan, PACS ecc.), e dall?altro, si discetta sulla ?buffa? questione Freddi?Filippetti?Cimicchi?Trappolino, mi sembra che si stiano perdendo di vista le cose concrete da fare per l?Italia e per Orvieto, e quel poco che si fa, lo si fa decisamente male tanto che almeno in Italia staremmo 60% (Berlusconi-centro-destra) a poco pi? di 30% (Prodi-centro-sinistra).

Poich? non sono n? Bondi n? Cicchitto, ma Turreni, mi occupo delle cose Orvietane.

Una di queste ? ancora una volta il tema della sanit? locale, che mi si dice essere tuttora in stato di forte ?criticit??.

Non mi riferisco ? ovviamente ? alle ultime nomine di primari ecc., i cui mal di pancia credo riguardino le singole persone ed i singoli ?sponsor?, a meno che non sia vero che ? stata a tal punto privilegiata la tessera ?perugin-folignat-ternana?, da mettere in secondo piano l?aspetto della professionalit? e della competenza dei medici ?orvietani?, circostanza su cui per? non sono in grado di interloquire.

Mi riferisco invece alla nuova Direzione Sanitaria, il cui insediamento ? stato festosamente salutato come un grande successo, forse in modo troppo frettoloso; fretta certamente dovuta ad esigenze di propaganda, chiaramente tese ad incassare un successo sulla carta, dopo le oramai innegabili carenze nel ricoprire addirittura i posti vacanti di una struttura che, al contrario, dovrebbe programmare la sua espansione, per fare concorrenza ai territori extra-regionali vicini, su cui ancora si esercita una certa influenza, quantomeno storico-culturale.

In concreto mi si dice che ci sarebbe una totale latitanza della dirigenza ospedaliera sull?acquisto dei beni strumentali per la diagnostica: in parole povere, non si comprerebbero gli strumenti per capire bene uno che c?ha.

Se ? vero, il fatto ? piuttosto grave, perch? ? evidente che anche il personale dell?ospedale (medico, paramedico e non) si trova nella difficile situazione di tirare ad azzeccare, oppure nella necessit? di dirottare ?la clientela? verso altre aziende ospedaliere.

Sono costretto a porre la questione in modo dubitativo e fumoso non gi? perch? non ho le idee chiare, piuttosto perch? chi mi ha riferito la cosa HA PAURA DELLE RAPPRESAGLIE, e ha avuto la mia parola che non lo avrei messo in mezzo.

Per questo motivo non posso dire di quale reparto si parla, e di quali apparecchiature o tecnologie si necessita, ma la situazione riferita ? credibile, perch? credibile ? il meccanismo paradossale su cui si regge, e chi mi legge e lavora nella struttura potr? verificare in prima persona la fondatezza di quanto dico.

In poche parole, la dirigenza responsabile non ? astrattamente contro l?acquisto di questi beni, ma si limiterebbe a non dare seguito agli impegni presi in sede deliberativa, perch? ?deve risparmiare?.

Ora intendiamoci: ? un bene che si voglia risparmiare in uno dei settori che pi? contribuisce all?aumento del debito pubblico, su scala nazionale e regionale, se non fosse che le motivazioni sottostanti potrebbero non essre affatto nobili e soprattutto se si ottiene il risultato opposto, per di pi? mettendo di mezzo i pazienti.

Infatti cosa ti va a succedere: che se non si ? in grado di fare una determinata cosa ad Orvieto si dice di andarla fare in un'altra struttura, magari fuori regione o fuori USL e dunque il risparmio che motivava il mancato acquisto si risolve in un aggravio di spesa, perch? la NOSTRA USL POI E? COSTRETTA A PAGARE IL SINGOLO SERVIZIO ESTERNO che globalmente costa di pi? dell?acquisto del bene necessario all?attivit? diagnostica in questione.

Sulla carta per? c?? stato un risparmio, e dunque succede che la dirigenza viene premiata, con un ?bunus?, che ha tutto l?interesse ad incassare.

Di mezzo, come detto, ci sono i pazienti, che avrebbero diritto a fare almeno gli esami essenziali nella loro struttura, perch? i disagi negli spostamenti (anche economici) sono evidenti.

Infine c?? da fare una considerazione ?manageriale? sul piano dell?immagine della nostra struttura che viene fortemente compromessa da questa sostanziale inefficienza dovuta alla finta esigenza di risparmio (e non dalle legittime denuncie di chi fa opposizione, caro Sindaco), che innesca un meccanismo perverso che spinge il cittadino orvietano a rivolgersi ad altre strutture, anche per cose che potrebbe tranquillamente fare da noi, con ulteriore danno, a cascata, sull?immagine del personale dell?ospedale, che non viene ritenuto all?altezza, in molti casi immotivatamente, e che soprattutto finisce per trattare casi e patologie banali, a tutto discapito della ?autoformazione? del personale medesimo.

Chi ? in grado di spezzare questa perversa spirale ? La sinistra ?

Macch?, a loro non interessa niente, perch? sanno che vengono votati ugualmente !

Pensate che c?? uno di Forza Italia che ? costretto a difendere i servizi sociali locali, e pensate anche alla situazione di chi per fare una legittima lamentela ? costretto a farla di nascosto !

Che democrazia, che libert? !

Pubblicato il: 02/02/2007

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