Partito democratico. 'Cerulli spara con un fucile senza mirino e con pallottole bagnate'
Gianni Cardinali
di Gianni Cardinali
Dante Freddi tenta di favorire un dibattito cittadino su questa ?cosa? nuova che dovrebbe nascere con il nome di partito democratico.
Purtroppo rischia di non riuscirci se le opinioni, pur intelligenti o garbate, sono come quelle di Cerulli che tende a ?sparare? in ogni dove, con un fucile senza mirino e con pallottole completamente bagnate.
Non si pu? essere seri e disfattisti nello stesso tempo.
Cerulli ? questo ed altro: ci? nonostante, ben dotato di intelligenza sintetica, afferra qualche parola di ciascuno di noi e prova ad interpretare.
Nel mio caso, per esempio, ha interpretato proprio bene quando dice che vorrei che ?taglino la Quercia e recidano brutalmente la Margherita?, tentando una sintesi dopo avere ascoltato alcune mie banalissime opinioni in un paio di incontri senza etichetta a cui ho partecipato.
Il problema ? che la faccenda non sta nei termini in cui l?ha messa Cerulli, tanto ? vero che in quelle occasioni ho solo sostenuto che se nascesse un partito di gente (ammesso che ci sia) che non somigli ai democristiani storicamente detentori di una societ? familista basata sui favori o ai comunisti che identificano ancora lo stato con un partito, depositari di una cultura sempre familista ma molto allargata, mi vedrebbe sicuro sostenitore, anche se non necessariamente partecipe in prima persona.
A Cerulli, proprio per quei motivi, voglio dire che, nei lontani anni ?75-?76, quando lui era un comunista, o si dichiarava tale, io vedevo con simpatia quei quattro radicali di allora, che come ? noto, pur con grandi difetti, hanno avuto il merito di diffondere una cultura ed una sensibilit? liberali che ? pi? tipica di paesi che non hanno subito le ?imposizioni? culturali delle varie ?chiese?.
Sbaglio o, negli anni scorsi, anche l?avvocato Cerulli prese una ?sbandata? radicale quando, addirittura, lo abbiamo visto in lista ed in cerca di voti con quel partito, se non erro, per il senato?
Pubblicato il: 25/01/2007