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Il governo dei 'Poteri forti'

Fausto Cerulli

di Fausto Cerulli

Ho letto con molta attenzione il corsivo di Settimi su libert? e democrazia, non voglio passare per il vecchio saggio che d? lezione al giovane entusiasta, ma sento il bisogno di approfondire i problemi posti dal giovane studente. Spiegare che libert? ? anzitutto libert? dal bisogno, e che ? veramente libero solo chi si pu? permettere di non avere padroni IN NESSUN SENSO, mi sembra superfluo; potrei semmai rifarmi a chi affermava che la libert? ? la coscienza della necessit?, per cui anche un? azione apparentemente obbligata ? in sostanza libera se viene compiuta in nome di una necessit? coscientemente accettata.

Settimi, tanto per fare un esempio, vede il massimo della libert? nel fatto di poter votare: ? la vecchia storia della rappresentanza politica, per cui ciascuno ? libero nel momento del voto, ma cessa di esserlo non appena le urne si sono chiuse, e il detentore del potere abdica al proprio potere a favore di chi sar? chiamato a rappresentarlo senza dovergli rendere conto di come lo rappresenta.

Analogo discorso, in maniera molto succinta, si pu? fare a proposito della democrazia; io sono convinto di non vivere in uno stato democratico, e in questo senso non faccio distinzione tra Berlusconi e Prodi;  Settimi, tanto per fare un esempio della sua entusiastica ingenuit?, si chiede ad un certo punto, a proposito delle tasse, chi glielo farebbe fare a Prodi di fare una politica fiscale impopolare, con il rischio di perdere consensi. Il fatto ? che Prodi e Berlusconi, da una parte e dall?altra, sono portatori di interessi molto pi? forti di loro Il vero leader di questa nostra Italia ? Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Confindustria; e forse Settimi non sa che la famosa querelle per la fusione tra Autostrade Italiane SPA ed omologa spagnola, non dipende dal governo, ma dalla famiglia Benetton, che ha cominciato con le calze di lana ed ora ? proprietaria della Societ? Autostrade; gli stessi interessi cosiddetti forti stanno alla base della nostra politica energetica, di quella delle telecomunicazioni, di quella sanitaria e di quella della ricerca; tutti settori in cui pochi personaggi illustri si spartiscono il potere, e costringono i vari Prodi ed i vari Berlusconi a fare i conti con loro.

Persino in un settore come quello delle scelte etiche, in cui ci si dovrebbe aspettare una vera libert? di scelta, regna un potere forte, anzi fortissimo:la Chiesa Cattolica, che interviene a tutto campo, e per non comparire affida il proprio messaggio a Rutelli, che fu un radicale di ferro e che oggi ? il pi? fedele esecutore delle volont? vaticane.

Un ultimo consiglio vorrei dare a Settimi: non si faccia entusiasmare troppo dalla folla osannante di Piazza S. Giovanni; la storia ? piena di folle osannanti; e l?osanna ? il contrario preciso della democrazia.

Mi rendo conto di aver fatto una specie di paternale al giovane Settimi; non me ne voglia e non mi prenda troppo sul serio: io sono uno che d? tutto il potere ai soviet.

Pubblicato il: 09/12/2006

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