Ripartire dal Lavoro di Adriano...

di Giuliano Santelli

Quando una Citt? non ha memoria ? difficile poter costruire un futuro.

Adriano un giorno lo incontrai per il corso, i segni del suo "malvivere" erano gi? presenti, parlammo per un pezzo di strada e mi colp? la sua lucidit? d'analisi sulla fase politica che vivevamo allora. Parlammo, in particolare della necessit? di rilanciare il ruolo culturale della Citt?, la sua centralit? nell'orizzonte regionale, la capacit? che Orvieto in quegli anni rappresent? come "modello" di riferimento  per innovazione e proposta culturale.

L'eredit? politica di Adriano ? cosa "pesante"  ? mai in questi anni si ? avuto il coraggio di dibattere di approfondire la sua storia e cultura politica.

Adriano ha lasciato un vuoto prima di tutto culturale, aggettivo ormai sconosciuto alla politica del piccolo cabotaggio di oggi.

Non serve oggi cercare di iscrivere Adriano Casasole a questo o quel processo politico in corso, chi lo fa, dopo anni di silenzio, cercando di fare un'operazione di rivernisage politico di se stesso o del proprio gruppo, rischia di essere perlomeno patetico.

A settembre, se qualcuno avesse davvero onest? politica e intellettuale si potrebbe ripartire da "Orvieto i luoghi della Cultura" dagli scritti di Adriano e non "blandirlo" strumentalmente per operazioni politiche tutte interne ad un sistema autoreferenziale in costante ed inesorabile processo di decomposizione.

sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo

ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e no basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro ?