Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Le buone idee bisogna saperle realizzare bene

Marco Marino

di Marco Marino

Da qualche giorno mi permetto il lusso di effettuare una passeggiata  mattutina prima di mettermi a lavorare nel mio piccolo museo privato in
allestimento (qualche vantaggio la forzata disoccupazione politica  indubbiamente lo porta). Scelgo come percorso la nuova passeggiata che
circonda la rupe, con partenza dal parcheggio del foro boario fino a Porta  Rocca per risalire poi a piazza Cahen e proseguire per la Confaloniera.  Indubbiamente il percorso dal punto di vista paesaggistico ed ambientale ?  particolarmente affascinante e suggestivo, dominato fino a Porta Rocca dalla  incombente maestosit? della roccia tufacea e reso ameno dalla vista dei  Cappuccini prima, dalla prospettica compagnia della splendida Badia in itinere, per terminare poi con l'imponente presenza della rocca dell'Albornoz.
Fin qui il positivo ed il conseguente plauso a chi ha pensato il recupero di questo percorso, noto a noi vecchi orvietani come la strada di cannicella. Ma qui mi fermo perch? sulla realizzazione c'? invece molto da ridire ed ? un vero peccato, perch? quando si fa qualcosa di buono dal punto di vista concettuale, bisognerebbe anche eseguirlo bene, altrimenti anche gli interventi ambientali possono diventare cattedrali nel deserto. La fruibilit? della strada infatti ? scarsa a causa degli alti dislivelli che impongono salite eccessive e discese repentine che solo gambe molto giovani ed allenate possono sostenere senza eccessiva fatica, escludendo di fatto gli anziani e soprattutto chi ha seppur minimedifficolt? motorie. A conferma di questo ? il fatto che  riesco ad incontrare raramente altri camminatori ed il pi? delle volte faccio ilpercorso in perfetta solitudine. Eppure non era cos? difficile eliminare alcuni saliscendi con elementari
compensi fra sterri e riporti e completare con percorsi alternativi pianeggianti i due punti in cui la strada s'impenna per ridiscendere poi
alla quota precedente.
Mancano adeguati punti di sosta attrezzati con panche e tavoli, ma soprattutto mancano le fontanelle, che sono il patrimonio di civilt? e
conforto al viandante, delle quali il centro storico ? fortunatamente ricco. Non credo che sarebbe stata una spesa eccessiva calare da via Soriana, da San Paolo e dall'abbeveratoio di Porta Rocca due o tre tubi di rame in corrispondenza di calate analoghe di altre strutture di servizio. Infine sarebbe opportuno far conoscere in modo adeguato, dopo i miglioramenti minimi suggeriti, questi percorsi che hanno una potenzialit? di attrazione turistica superiore a tante manifestazioni per pochi intimi o viaggi promozionali senza visibili ritorni. Credo che il turista possa essere attratto soprattutto dalla qualit? continua dell'offerta ambientale pi? che da episodi che si consumano nello spazio di un fine settimana ed immagino che, dopo essersi immerso nella bellezza indiscutibile della passeggiata, al
suo termine possa perdonare persino l'orrenda visione di quella specie di incompiuto panopticon carcerario che sembra essere, visto dall'alto, il Borgo, nonch? il disordine urbanistico della valle del Paglia, dove c'? di tutto: dai palazzoni fuori scala di Ciconia  alle piscine che, come occhi
azzurri, ci osservano con reciproco stupore.

Pubblicato il: 24/07/2006

Torna ai corsivi...