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Lo scempio edilizio del "cuore verde d'Italia"

Carlo Perali, presidente Assocommercio

di Carlo Perali, presidente Assocommercio

Umbria, cuore verde dell?Italia, una terra segnata da artisti e uomini di fede, entrata a far parte della storia di un costume, con un?immagine di fortissima efficacia diffusa in tutti gli angoli del mondo, a riconoscimento di un territorio conservatosi nel tempo e non solo in qualit? di territorio, a immagine falsata, addirittura contrapposta, memoria visionaria quasi utopica dove in realt? si annidano speculazioni e si consentono massacri, a rischio di trasformarla in un semplice ricordo e un?immagine da guardare solamente in cartolina.

Questo perch? un?edilizia di basso cabotaggio, sicuramente poco avveduta, continua a dilagare deturpando un angolo di terra, altrimenti da conservare come qualcosa di prezioso, mentre invece viene svilita da amministratori incapaci che non hanno la cultura dell?ambiente e per scelta hanno deciso di trasformare questo territorio in un immenso residence per sfuggire all?inquinamento e all?isteria metropolitana, sfruttando le grandi vie di comunicazione e la vicinanza con la nostra capitale, facendo cos?  di Orvieto un quartiere dormitorio.

Su questi fatti che contraddicono completamente l?immagine di prima, sembra orientarsi anche la nostra illuminata Amministrazione che in una seduta del Consiglio comunale piuttosto concitata, ha dato il via libera ad una lottizzazione selvaggia e senza senso, che si spiega solamente se sorretta da una forma di profitto.

Cos? dopo il centro commerciale ?ex Despina?, viene la cementificazione del ?Poggente? per poi aggiungersi Camorena ?verso il cimitero degli inglesi? e concludere con la lottizzazione  della ex caserma ?Piave?.

Le motivazioni sono sempre quelle e tutte all?impronta del sociale.

Cos? sar? giusto costruire per recuperare una sostanziale fetta di mercato o edificare per calmierare i prezzi delle case e accrescere la popolazione con la venuta delle giovani coppie, dimenticando per sempre un territorio con ben altre aspettative. E cambiando un turismo consapevole di grande qualit?, con un altro di fine settimana, pi? sciatto e pi? veloce, che ovviamente non prester? attenzione agli scempi finora fatti.

A noi non rimarr? da chiedersi se le scelte fatte dall?Amministrazione siano scelte consapevoli e se questo sia il turismo che si merita la citt? di Orvieto e il cuore verde dell?Italia.

Una domanda solo viene spontanea, perch? la parte pi? estrema della sinistra sta dalla parte degli imprenditori e degli affari e non si oppone a questo tipo di speculazioni, difendendo invece le problematiche a loro pi? vicine legate al lavoro e agli operai?.............................................   

 

Pubblicato il: 20/07/2006

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