Despina, ipocrisie della politica
Carlo Perali, presidente di Assocommercio
di Carlo Perali
Prestando ascolto al pensiero plurale di una certa parte politica, pensiero, peraltro, riproposto in ogni occasione pubblica, dibattito, assemblea o consiglio comunale, emerge sempre l?incessante tema del confronto, del dialogo, dell?ascolto dell?altro o dell?ascolto del diverso. Poi diversamente nella realt? vera, quella che conta, quella in cui veramente si toccano gli interessi di partito o di bottega, allora si dimenticano i principi e viene meno la disponibilit? al dialogo.
Questo ? quanto accaduto nell?ultimo consiglio comunale dove in un clima di assoluta intolleranza si ? provveduto ad approvare il nuovo centro commerciale ?ex Despina?, un insediamento criticato da molti e da pi? parti, persino da una fazione della stessa maggioranza. Bocciato a suo tempo dal TAR e dal Consiglio di Stato, rifiutato dalle Associazioni di categoria e persino da un comitato sorto appositamente per unirsi alla protesta, non voluto dalla gente dello Scalo e da quella di buon senso. Tuttavia l?Amministrazione dimenticando il suo pensiero plurale a lungo sbandierato e contravvenendo al proprio credo politico, non solo non ascolta pi? nessuno, ma su questo tema ? riuscita a ricompattare perfino l?intera maggioranza, prima divisa: mistero della politica e mistero degli affari, misterioso per? anche il comportamento di certe associazioni di categoria che adesso preferiscono far passare sotto silenzio un accordo di partito con ripercussioni negative sul commercio e i propri iscritti, onesta invece la posizione di Donatella Belcapo e il suo rigetto nei confronti del partito!
Pubblicato il: 22/06/2006