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Due concezioni antagoniste: servono uno sviluppo dolce e una nuova classe dirigente locale

Valentino Filippetti, direzione regionale Ds

di Valentino Filippetti

L?Orvietano ? stato interessato in questi giorni da due decisioni di grande importanza che sono state trattate in modo molto diverso dal sistema politico istitizionale e dai media locali.

Si tratta di un ulteriore passo del progetto che prevede tra l?altro la realizzazione di un nuovo grande centro commerciale lungo la strada amerina nel tratto che va dal casello autostradale di orvieto alla stazione ferroviaria di orvieto scalo ( DESPINA) e del varo delle graduatorie del Bando Integrato Multimisura Turismo Ambiente Cultura che ha visto due progetti orvietani arrivare al primo ( quello presentato dal GAL Trasimeno-Orvietano ) ed al quinto posto (quello presentato dal consorzio Insieme per Crescere del Lago di Corbara ).

Per chi non conosce i fatti cerco di riassumere.

Le vicende del nuovo centro commerciale nascono con l?acquisto dell?area ex Varalli Cortesi (IPAB Todi) dell?unico lotto rimasto libero lungo l?amerina da parte di alcuni imprenditori.

Subito dopo parte la richiesta all?amministrazione di trasformare urbanisticamente l?area.

In occasione delle varianti urbanistiche che negli ultimi anni hanno interessato Orvieto viene modificata la destinazione d?uso del lotto per rendere possibile anche l?insediamento commerciale e successivamente si modificano le previsioni nella programmazione del commercio con la previsione dello spostamento del supermercato coop da Orvieto Scalo all?Amerina.

Dopo vari rimaneggiamenti ed una nuova legge regionale che ha creato nuove opportunit? per il settore si ? arrivati alla variante approvata in consiglio comunale il 14 giugno che prevede su un lotto di poco inferiore all?ettaro 5500 mq di insediamento commerciale

 

Il Bando Integrato Multimisura TAC ? stato pubblicato il 4/11/05 e rappresenta una novit? assoluta a livello nazionale perch? da una parte la regione ha fatto confluire sul bando risorse provenienti da misure diverse ( obb. 2, obb.3?.) e dall?altra ha posto come condizione per l?accesso l?aggregazione dei privati tramite consorzi o ATI premiando la collaborazione pubblico-privato. I progetti ammessi sono stati 22 e l?orvietano ? al primo (con il progetto del GAL ) ed al quinto posto ( con il progetto del consorzio di corbara ). Alcuni enti e privati sono presenti anche in altre due progetti ( Terre dei bulgarelli e L?Antica Strada dei Mistici Minori ).

Si tratta di risorse ingenti con 1.539.000,00 euro di contributi concessi ai privati e 1.550.000,00 di contributi concessi agli enti pubblici solo per gli investimenti. Per capirci si tratta di sei miliardi circa delle vecchie lire.

 Questi fatti cos? importanti pero? nascono da logiche completamente diverse. Per il centro commerciale ci sono dei privati che decidono di farlo, acquistano l?area e poi le istituzioni provvedono a rendere possibile gli investimenti mentre con il bando integrato la Regione fissa degli obbiettivi diciamo cos? ?macroeconomici? ( concordati prima con tutti i soggetti pubblici e privati nei tavoli territoriali ), offre degli strumenti e poi lascia ai privati di agire sensa vincoli con una valutazione finale che ? automatica sui criteri dell?Unione Europea. 

Nel primo caso c?e? al tempo stesso il massimo del liberismo che vuole il privato determinare le scelte  anche del pubblico ed al tempo si realizza il massimo dell?inluenza politica sull?economia con decisioni che non permettono nessuna competizione tra le aziende. Infatti in questo modo gli unici che potranno fare il supermercato sono quelli che hanno acquistato l?area. E? quello che succede nel mondo dove le multinazionali decidono ed i governi attuano e che succede in gran parte d?itala.

 Nel secondo caso la politica cerca solo di delineare obbiettivi generale dare un imput che avvii la costruzione della rete ma poi sta alle imprese confrontarsi e sfidarsi in una competizione con regole uguali per tutti.

 Il cuore dello scontro politico  ? tutto qui. La confusione che regna ad Orvieto nasce dal fatto che non si capisce bene dove si vuole andare con decisioni contraddittorie che spesso si elidono tra di loro. Esempi ce ne sono a iosa dalla cava di benano, alla gestione dei servizi locali ( rifiuti, acqua, energia,?). I DS con le  conferenze programmatiche regionale,provinciale ed Orvietana hanno scelto chiaramente la strada dello sviluppo integrato con un recupero del valore autentico della politica che non intermedia ed non interviene ma indica e suggerisce cercando di tutelare gli interessi generali.

 Ad Orvieto lo scontro tra queste due concezioni attraversa tutti i partiti. Fu sintomatico l?intervento stizzito di un consigliere di AN che, al penultimo consiglio comunale che si ? occupato del nuovo centro commerciale, invitava ad accelerare magnificando il valore della scelta.

Come ? singolare che il consigliere Imbastoni presente sempre nel dibattito con proclami antagonisti,  sul centro commerciale ha fatto come per la cava di banano : ha votato a favore.

 Comunque io sono ottimista. La bella e affollata assemblea pubblica del 15 giugno a Parrano sullo ?Sviluppo Dolce?, la giornata del 17 giugno con la presentazione del libro di Realacci e soprattutto il programma  dei Colloqui di Montegabbione alla Scarzuola mi fanno ben sperare. Come credo che sia importante che alcuni giovani protagonisti della vita politica abbiano avuto il coraggio di andare contro corrente per sostenere le proprie idee.

La battaglia che abbiamo fatto all?ultimo congresso dei DS non era solo per contribuire ad un rinnovamento della classe dirigente nazionale ma anche di quella locale. Statene certi che questo processo andr? avanti perch? l?Orvietano ne ha bisogno, in tutti i campi.

Pubblicato il: 19/06/2006

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