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Casello nord: per FI l'ennesima monumentale dimostrazione dell?ignoranza della classe dirigente locale

di Guido Turreni del Coordinamento Comunale di Forza Italia

di Guido Turreni del Coordinamento Comunale di Forza Italia.

 

 

Nell?opinione pubblica locale ? diffusa la teoria dell?imbattibilit? del centro-sinistra orvietano perch? a destra non si fornirebbero ipotesi credibili ed alternative, di progetti, di idee e di uomini da proporre al governo della Citt?.

In realt?, a ben vedere, la storia politica della Citt? degli ultimi anni sta a dimostrare l?esatto contrario: il centro destra cittadino, infatti, ha chiarito di essere in grado di fare proposte serie e credibili sul futuro della citt?.

Senza volersi intrattenere enciclopedicamente su tutte le annose questioni politiche orvietane, valga per tutte l?ultima questione di stretta attualit?, rappresentata dalla realizzazione del cos? detto casello nord.

Quando Forza Italia propose l?idea della realizzazione di un casello autostradale a nord di Orvieto come l? ?uovo di Colombo? della viabilit? e dello sviluppo economico, la sinistra locale si trov? completamente spiazzata, perch? l?idea poteva seriamente compromettere agli occhi dei cittadini la fallimentare ?progettualit?? dei ben dodici anni di amministrazione Cimicchi, che si compendiava, sul punto, nella realizzazione della strada complanare.

Il pregiudizio ideologico della sinistra nostrana e la sua profonda ignoranza sull?argomento comportarono subito un rigetto aprioristico dell?idea.

Ci risposero, infatti, dicendo che l?idea non era per niente nuova e che la societ? Autostrade l?aveva gi? bocciata anni fa perch? c?era una leggina che impediva la costruzione dei caselli a distanze inferiori ai 20 km l?uno dall?altro.

La risposta suon? subito stonata, sia per la supponenza intellettuale tipica dell?ignorante, che non sa di non sapere, sia perch? chiunque abbia un minimo di formazione giuridica sa che un conto ? il gestore di una infrastruttura (Soc. Autostrade), altra cosa ? il proprietario (Stato-ANAS): il primo la amministra, il secondo la progetta, la realizza e, se del caso, la modifica.

Dopo immense fatiche per spiegare la differenza (dovemmo far intervenire il Presidente della Commissione Infrastrutture del Senato, Sen. Cicolani, allora Commissario Provinciale di Forza Italia), la sinistra ripieg? sul merito della proposta, pur di ostacolare un?idea che voleva il bene di TUTTA la citt? e di TUTTI i cittadini; ci dissero, infatti, che la complanare era stata gi? interamente finanziata (falso!), e che dovevamo scegliere: o la strada complanare o il casello, e quindi, poich? la strada complanare sarebbe stata realizzata in quattro e quattrotto, non aveva senso abbandonare il progetto della complanare gi? finanziato per un semplice casello.

Replicammo allora ? grazie all?acume politico del Coordinatore Comunale Barberani ? che le due opere non dovevano essere messe in competizione l?una con l?altra, ma dovevano invece integrarsi, nell?ottica di un grande progetto strategico per la creazione di un polo produttivo a nord di Orvieto capace di attrarre nuove attivit? imprenditoriali e nuovi posti di lavoro per i nostri giovani.

A questo punto la sinistra, di fronte alla prospettiva di un puro ed immotivato rifiuto che avrebbe alimentato gli argomenti di lotta politica del centro-destra, fu costretta ? per la prima volta nella storia politica cinquantennale della citt? ? a far passare un?idea dell?opposizione, con il malcelato scopo per? di non realizzarla, almeno fino alla completa costruzione della complanare.

Tutto ci? ovviamente per continuare ad alimentare il mito di una sinistra che ? l?unica capace di governare e di decidere e, per altro verso, per continuare a dipingere un centro-destra incapace di prendere le redini della citt?.

E? inutile sottolineare la grettezza di questo modo di fare politica; ? inutile evidenziare come la sinistra locale abbia sempre sistematicamente anteposto i propri interessi di bottega all?interesse superiore della citt?.

Oggi per? il paravento della politica del rinvio e del ?vedremo? ? caduto: la Regione Lazio, con il finanziamento del casello a Castiglione in Teverina, ha di fatto imposto una decisione chiara e in tempi rapidi sulla questione del casello nord, senza pi? consentire rinvi ed anzi imponendo alla Citt? di svegliarsi dal suo solito torpore per attivarsi senza pi? scuse (complanari comprese), e per scegliere fra lo sviluppo economico e l?arretratezza del pregiudizio e dell?ignoranza.

Oggi, in definitiva, ed alla luce della mossa della Regione Lazio, la sinistra orvietana si trova a un bivio: da un lato, scegliere il rinnovamento, impersonato (forse) dalla Vice Presidente della Provincia Loriana Stella, che per lo meno dimostra di aver capito l?importanza strategica del casello nord, lo caldeggia e lo vuole; dall?altro il Consigliere Piccini, che invece, non sapendo di non sapere, si avventura in disquisizioni di ingegneria edilizia e di flussi di traffico, senza avere al riguardo alcuna competenza.

In mezzo c?? un centrodestra capace di confrontarsi e di candidarsi al governo della citt?, nell?ottica di un rinnovamento della politica sul futuro dello sviluppo economico e sociale.

Una credibilit? ed una chance di vittoria elettorale per il centro destra che si incrementer? ancor pi? se dovesse vincere la linea a sinistra della sinistra.

In un cantuccio, invece, vedo il Sindaco Mocio, che ?innovando nella continuit?? ? chiamato o a innovare o a continuare nei soliti errori del passato.

Non basta pi? ?durare per durare? cercando di non decidere nulla o il meno possibile.

Ve lo chiede la Citt? !

Pubblicato il: 19/05/2006

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