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Quando si chiudono le biblioteche

Cinthia Seggiani, Filippo Belisario, Miriam Belisario

di Cinthia Seggiani, Filippo Belisario, Miriam Belisario

 

?Mi dispiace che sono chiuse le biblioteche perch? mi piaceva andarci. L? infatti potevo leggere  libri che non ho a casa, fare altre cose belle come dipingere, ritagliare, colorare, disegnare. Poi tutto questo ? andato all?aria e mi dispiace perch? in biblioteca avevo degli amici molto cari e mi piaceva il carattere di Simona perch? non strillava mai?. Queste parole sono di una bambina di 9 anni che frequentava la Biblioteca Ragazzi di Ciconia, biblioteca che, come quelle di Orvieto e Orvieto Scalo, per il mese di aprile rimarr? chiusa, presumibilmente per mancanza di fondi (sembra che a rischio sia anche il Bibliobus estivo).

La domanda che sorge spontanea ? se sia giusto privare una bambina di un luogo cos? prezioso per la sua formazione, nel quale pu? trovare il piacere della lettura e la condivisione di tale piacere accompagnato e seguito da persone qualificate e qualificanti il rapporto bambino/lettura/libro. Sull?importanza di luoghi di aggregazione con valenze culturali sembra superfluo soffermarsi ma forse, stando cos? le cose, non lo ? o, quantomeno, andrebbe periodicamente ricordato a chi gestisce i fondi destinati ai giovani di tutte le fasce d?et?.

Una biblioteca ? un punto d?incontro capace di dare una risposta efficace al progressivo allontanamento dalla lettura dei ragazzi, di rappresentare un significativo strumento di mediazione culturale e di regolazione dei loro interessi. ? un luogo dove ? possibile formare il ?lettore abituale?, avvicinando i bambini fin da piccoli al libro come oggetto di piacere e alla biblioteca come luogo di divertimento, nella consapevolezza che leggere non si impone. E? un luogo dove si pu? acquisire il piacere della conoscenza, il gusto e l?amore per la lettura, sviluppare in modo integrato i diversi linguaggi attraverso esperienze sulla creativit? del gesto, dell?immagine, della parola, del suono, potenziare la capacit? di porsi in relazione con gli altri e comprendere che la lettura non isola, anzi pu? essere un?attivit? socializzante. Una biblioteca favorisce la promozione della lettura come divertimento e come abitudine e stile di vita, e la percezione del libro come oggetto di scambio e di relazione.

A  ci? ? possibile aggiungere alcune considerazioni sulla valenza psicologica della lettura, di quanto essa possa essere in grado di fermare quella vera e propria "girandola" di sentimenti ed emozioni che ? la mente del ragazzo: fermarla sulla riflessione, ossia fermarla sulla lettura stessa che ? la vera e propria porta di accesso alla riflessione e all?autoconsapevolezza di s?. La lettura apre all?altro da s?, distoglie l?attenzione dall?autoreferenzialit? e porta a concentrarsi sul mondo esteriore, un mondo esteriore che, quando si presenta con i caratteri del piacere, del gioco e del coinvolgimento ludico, va protetto ed incentivato, non certamente sospeso, anche se per un ?solo? mese. La formazione della persona non smette mai, nemmeno per un minuto e va accompagnata in ogni momento in questo difficile percorso che inizia in tenera et? per non finire mai.

E? da sperare che un?amministrazione cittadina attenta possa non conformarsi alla tendenza dominante di valorizzare e promuovere solo ci? che produce ?reddito? o visibilit? immediati, considerando tutto il resto come rami secchi.

Pubblicato il: 07/04/2006

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