Risposta a Achille Guerra

di Giuseppe Santi

Gentile sig. Guerra pur non conoscendomi ha giustamente avvertito la disperazione, di cui lei parla, nelle mie parole. Posso assicurare che l?associazione dei commercianti che rappresento non si ? mai tirata indietro nelle scelte legate al territorio, all?economia e al nostro comprensorio semplicemente perch? sarebbe assurdo pensare che non si voglia intervenire nelle valutazioni e azioni che toccano direttamente il tessuto produttivo in cui lavoriamo e produciamo. E? nostro primario interesse prima che il suo, intervenire e quantomeno dire la nostra. Purtroppo pur rappresentando un attore fondamentale a incarnando parte della sceneggiatura locale non sempre i registi si sono presi la briga di interpellarci o di vagliare idee che non seguissero i loro lineari percorsi decisionali. Di questo forse lei non ne ? a conoscenza purtroppo. A Spoleto sono state chiuse ben tre caserme ed ? stato lo stesso comune che intuitivamente e senza utilizzare dispendiosi business plan si ? mobilitato per riattivarne una per non mettere a tappeto l?economia locale. Come associazione che rappresenta una parte produttiva del comprensorio non ? giusto snobbare una nostra proposta di concertazione anche a livello internazionale poich? non abbiamo la presunzione di pensare che una idea arrivata da pochi possa essere la migliore.

Torno ribadire che la ex caserma Piave ? un punto troppo cruciale per il rilancio del territorio e troppo delicato per continuare a sfornare progetti vaghi che vanno da hotel in un primo momento per poi arrivare ad uffici che replicano qualcosa di gi? esistente. Almeno in un periodo di campagna elettorale sarebbe necessario comprendere proposte e piani pi? che concreti e precisi nel rispetto dei cittadini.