Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Non sono antiamericano

Giuliano Santelli

E' mezzanotte, Giovanna Botteri da Baghdad ci informa che sono riiniziati i bombardamenti sulla Citt?. E' stata una sera dura, la televisione con Ballar? ha saputo mai come prima d'oggi dare il vero quadro di questa guerra. La trasmissione ha saputo ancora una volta uscire dal clima di "tifo da stadio" che Porta a Porta o i talk show dei Cucuzza o della Venier introducono nelle loro trasmissioni. (segue)

La guerra in tutta la sua crudele realt? ? apparsa, senza il supporto degli esperti del "risiko" che virtualmente spostano truppe, navi ed arei dalle carte geografiche dei loro "salotti. Ci hanno mostrato corpi maciullati, gambe e braccia di cadaveri gi? gonfi di putrefazione ammassati l'un l'altro. Il pianto disperato dei vivi, del padre che carica moglie e figlia in bare di legno sul portapacchi della sua auto, o la madre che in un ospedale ridotto ad un "magazzino" in disuso cerca di trattenere il suo bimbo dallo strapparsi la sondina dal naso.

A Bassora c'? il colera, manca l'acqua da giorni, i medici rappresentanti della Croce Rossa descrivono la situazione della citt? di Hilla come una vera e propria apocalisse, con civili massacrati. A Bagdad si prega Allah misericordioso perch? ponga fine a questa tragedia inumana: Teresa Strada prova a spiegare cosa sia la guerra attraverso il racconto del ragazzo che senza gamba chiede una stampella pi? grande, il ragazzo ? accompagnato da un vecchio, o meglio il vecchio ? accompagnato dal ragazzo perch? cieco.

A dieci anni l'uno dall'altro hanno incontrato entrambi una mina, una mina italiana lasciata sul terreno dall'esercito di Saddam dopo la guerra con l'Iran. Una guerra di tanti anni fa, dove Saddam era l'alleato dell'occidente contro l'Iran fondamentalista. Giorgio La Malfa, segretario di un partito che non c'?, spiega che la guerra ? brutta, ma gli americani insieme a tanti lutti porteranno cibo e libert?, insieme ad una democrazia che in questi giorni di guerra pare una bestemmia detta in Chiesa. Giovanna Botteri ci racconta che anche chi si opponeva a Saddam oggi si arruola per combattere contro gli americani e gli inglesi, "non si trovano pi? divise" tanti sono i volontari che corrono ad arruolarsi.

Il Prof. Franco Cardini, persona perbene e moderata, solo per aver citato rapporti e analisi dello staff del Presidente Busch, e di Edward Lutwack, "previsione del conflitto fin dallo scorso giugno come sicuro", necessit? di controllare le risorse energetiche (petrolio ed acqua)" deve subire da parte di La Malfa, segretario di un partito che non c'?, l'accusa di superficialit? e minimalismo degli argomenti portati.

Prova Veltroni a parlare dell'errore di questa guerra, di come si stia riuscendo a trasformare un sanguinario dittatore in un eroe delle masse arabe. La Malfa indomito sostiene che la democrazia arriver? presto a Baghdad, con la caduta di Saddam ed un grande processo di ricostruzione dell'Iraq. Ho il vomito, un conato fortissimo come ricordo di aver provato vedendo i 5000 disperati Kossovari dentro il Palazzetto dello sport di Valona, ho risentito mentalmente il puzzo fetido della morte, l'agghiacciante sapore della disperazione intrisa nelle feci (merda) di panni sporchi, nel sapore delle macerie dell'"anima" degli scampati.

Sono andato a rivedere le immagini di Alina, la mia bambina buttata sugli scogli dagli scafisti, ho rivisto le stesse scene di disperazione e morte. Tuttavia non mi sento antiamericano, anzi. Credo che proprio gli occhi dei soldati americani prigionieri degli Iracheni facciano capire che una speranza di smuovere le coscienze del popolo americano esista concretamente.

Esiste in Peter Arnett, corrispondente di guerra, che dice quello che vede e pensa e per questo viene licenziato, dalla "democrazia" dell'informazione americana. C'? speranza nei dubbi di qualche ragazzo soldato intervistato a Vicenza, o nella ragazza italiana del paracadutista partito per l'Iraq del nord, e nei tanti pacifisti "desaparecidos" che negli States manifestano contro questa guerra.

Mi sento profondamente anti George Bush, contro Powel, contro la Rice, contro Ramsfeld, contro il potere economico-militare-petrolifero che ? il vero ispiratore di questa guerra. Mi sento contro la disperazione degli uomini bomba, di chi nella vita non riesce a leggere pi? neanche un secondo di speranza. Contro Saddam, il suo potere sanguinario e criminale.

CONTRO LA GUERRA, SENZA SE E SENZA MA!!! BUONANOTTE!!!

Buonanotte a Massimo Cucchiarini, con il quale ci siamo sentiti durante Ballar? con i cuori gonfi di rabbia e dolore. Buonanotte ad una mia amica con la quale scambio e condivido le impressioni su questa guerra e sulla nostra vita. 
Buonanotte a Marta, mia fortunatissima figlia, che dorme nelle lenzuola linde e profumate, circondata dai suoi giocattoli. Per noi pi? adulti, dopo tutto quello che in questi giorni abbiamo visto potr? essere una buonanotte?

Pubblicato il: 02/04/2003

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