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NOTIZIE CORSIVI

Turreneide

Fausto Cerulli

di Fausto Cerulli

C?? sempre una prima volta, e non mi riferisco alle iniziazioni sessuali. Voglio dire che non mi sono mai incontrato scontrato con l?amico Guido Turreni, che a quanto pare ? il portavoce di Forza Italia, il partito degli avvocati. Leggo un suo intervento natalizio che pi? natalizio non si potrebbe; mi rendo conto che il tono vuole essere ironico, ma la sostanza certamente ? seria. E questo mi

preoccupa: Turreni, dopo aver bastonato- per darsi un contegno di destra -l?attuale maggioranza comunale, scopre all?improvviso che il programma politico di questa maggioranza riprende e fa propri temi ed argomenti della minoranza forzaitaliota.

Mocio, a dire, di Turreni, salirebbe in sostanza sul cavallo di Barberani. E via al galoppo verso un avvenire comune. Non ci sto, e non perch? mi piace fare il bastiancontrario o perch? io sia dalla parte del tantopeggio tanto meglio. Non ci sto perch? se Turreni tesse le lodi del programma della maggioranza, vuol dire che quel programma non ? un programma di sinistra, e neppure di centro-sinistra: vuol dire che, nella percezione che ne ha la destra, ? perlomeno un programma di centro. Il che sarebbe anche normale, visto che abbiamo un sindaco democristiano.  Ma la maggioranza, per quanto mi risulta, ? costituita anche da persone che non sono democristiane, o che non lo sono del tutto, o che non lo sono ancora. Cosa hanno da dire, queste persone, delle lodi di Turreni? Certo, mi si potrebbe obiettare che Turreni gioca a seminare zizzania, parla bene del programma della maggioranza per inserire un cuneo nella  maggioranza stessa, e dunque io sono uno che vuole battere su quel cuneo, e sono lo scemo del villaggio di sinistra che abbocca all?amo di Turreni. Ma il fatto ? che Turreni non si limita ad una benedizione generica, cita scelte precise, indica convergenze, si felicita per quello che a lui appare un sano ripensamento della maggioranza. Si parla di rapporti tra Comune e Regione, si riapre il Casermone al pensiamociinsieme,  si postula un cammino comune, in nome di babbo natale, e di un vogliamoci bene che travalica il bue e l?asinello.

Io sento puzza di inciucio. Mettiamo pure che sia Turreni a cercarlo, che sia Forza Italia a fare il primo passo. Se lo fanno, Turreni e/o Forza Italia, avranno il loro interesse a farlo.

Io potrei malignamente notare che l?interesse potrebbe consistere nel poter dire agli elettori di sinistra e di centro sinistra: ma chi c?. ve lo fa fare di votare per un comune di centrosinistra se le stesse cose che vuole la maggioranza le vogliamo anche noi? Si tratterebbe di quello che potremmo chiamare uno scavalcamento senza scavalcamento, un gioco a bocce senza pallino. Ma ci sento anche una chiamata di correo, e Turreni mi intende. E? come se Forza Italia dicesse alla maggioranza: voi dite che noi facciamo nefandezze, io dico che noi vogliamo fare le stesse cose che volete fare voi. Dunque nefandezza per nefandezza siamo pari. Posso sbagliare, ovviamente: io non sono un politico, lo sono stato ma mi hanno sempre sbattuto fuori, vuol dire che non ci capisco o che non ci sto ( e con la politica che tira e gira chi non ci sta non capisce), cerco di ragionare con un minimo di buon senso e per una volta tanto rinuncio anche a quello straccio di ironia che in genere cerco di mettere in quello che scrivo. Rinuncio all?ironia perch? il messaggio di Guido Turreni, sia che voglia essere un messaggio di zizzania, sia che voglia essere un riconoscimento di coincidenze  parallele presenti e future, getta un?ombra sul programma della maggioranza. Lo fa apparire, nella migliore della ipotesi, un programma accettabile a destra e a manca. E programmi del genere sono programmi che una volta si chiamavano programmi delle convergenze parallele. Mi auguro che qualcuno voglia rispondere a Guido Turreni a nome della maggioranza, per mettere i necessari paletti: o per ammettere, una volta per tutte, che i paletti sono bastoni passati. Un ultimo accenno vorrei fare al cittadino Scanavino, chiamato in causa da Turreni come possibile ispiratore del ravvedimento della maggioranza. Ho troppa stima intellettuale per l?attuale Vescovo da poter pensare che si occupi di queste beghe.

Gi? gli d? tanto da fare la Fondazione della Cassa di Risparmio, che, sia detto senza offesa per il Palazzo antistante al Bar Centrale, ? una questione seria.

De minimis non curet Episcopus.

Pubblicato il: 19/12/2005

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