Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Quando il dito indica la Luna lo sciocco guarda il dito

Liliana Grasso

di Liliana Grasso

Leggo su un quotidiano regionale e su un giornale on-line di Orvieto una nota ufficiale di Forza Italia che stigmatizza il comportamento di alcuni studenti che durante un corteo cittadino hanno urlato frasi ingiuriose contro la ministra Moratti, la nota prosegue affermando che l?increscioso episodio ? stato segnalato ?agli organismi dirigenti del partito, al fine di verificare l'opportunit? di dare corso ad azioni che accertino eventuali responsabilit? penali?.

Il ricorso al penale non mi stupisce, considerando che alcuni dirigenti di Forza Italia a livello nazionale una certa abitudine ai tribunali l?hanno acquisita, quello che noto per? ? che ancora una volta: quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito.

Nello specifico la luna ? un corteo studentesco a Orvieto, che rappresenta un primo timido passo verso la famosa partecipazione di cui tanto si parla nei nostri giornali da qualche tempo.

La protesta studentesca ? dilagata in tutta Italia e il semplice fatto che gli studenti di Orvieto pochi o tanti che fossero abbiamo sentito un legame con il resto del paese rappresenta un fatto straordinario: si tratta di una prova di grande responsabilit? e maturit?, di chi non si rassegna ad assistere al peggioramento della scuola pubblica.

Da sempre la protesta studentesca getta semi di antiautoritarismo, diffonde istanze libertarie, scuote le nostre granitiche certezze. Il grido di battaglia degli studenti ? un grido di dolore e di indignazione che la Moratti continua ad ignorare.

Si sono accorti i dirigenti di Forza Italia che il dissenso verso la riforma della scuola ? esteso a studenti, insegnanti e anche alla Conferenza Stato-Regioni? Persino Confindustria ha mostrato perplessit?.

E non ? difficile essere quantomeno perplessi di fronte ad una riforma che  trasforma il diritto allo studio nel privilegio di pochi, che costringe un adolescente di 12/13 anni a dover scegliere se proseguire gli studi o se indirizzarsi verso la formazione professionale, una riforma che si ? sottratta al confronto con I sindacati, le amministrazioni regionali, le associazioni, che abolisce la figura del ricercatore universitario e rende precaria la carriera accademica.

Gli studenti rivendicano la possibilit? di progettare positivamente tempi e spazi di vita e formazione, il diritto di accesso al sapere per tutte e tutti senza limiti di censo, vogliono una scuola che possa essere lo strumento per crescere come cittadini e persone libere. Perch? cambiare la scuola e l?universit?, significa cambiare la societ? tutta.

Mi permetto di mutuare dal blog di Daniele Luttazzi (COMUNISTA!) un piccolo esempio di messaggio diretto agli studenti:

E i libri di testo approvati dal ministero? Quest'anno, alcune scuole italiane hanno adottato l'antologia italiana ?Spazio lettura? di Paola Campagnoli, ed. Il capitello. Scheda sul poeta Umberto Saba. C'? scritto ?nato da madre ebrea e padre ariano?!

 

Chiudo qui, con la speranza che non mi facciano causa Luttazzi,  la ministra Moratti,  Forza Italia (locale e nazionale) e non ultimi tutti i padri ariani della penisola.

Ah! e il dito? Il dito ? l?insulto alla ministra, si poteva evitare, certo, come si pu? evitare di imprecare quando la deiezione di un incauto piccione ti colpisce in pieno la testa.

 

Liliana Grasso

Pubblicato il: 19/11/2005

Torna ai corsivi...