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In ricordo di Marthin Luther King

Giorgio Campanari

Nel 35? anniversario della sua scomparsa, vorrei ricordare un grandissimo uomo, che dedic? tutta la sua vita per la lotta contro le disuguaglianze sociali e  contro ogni forma di intolleranza razziale.
In questi giorni di guerra, ? doveroso parlare di M.L. King: ricordare la sua vita, le sue parole, il suo sacrificio ?
 Dedico questo articolo ai pi? giovani, ragazzi di oggi e uomini del mondo futuro: che sappiano riconoscere in King, un?ottimo modello d?insegnamento di vita, con la speranza che illumini il loro domani: un  domani di pace, di solidariet?, di amore.
Martin Luther King nacque nella citt? di Atlanta, nello Stato della Georgia, il 15 gennaio 1929. Il padre, Martin Luther King senior, era pastore della Chiesa battista, la madre una maestra.
Sin dall'infanzia King conobbe la discriminazione razziale: fu escluso dai giochi dei figli dei vicini di casa, perch? bianchi, di cui ebbero persino il divieto dei loro genitori di giocare e parlare con lui. Fu allora che la madre gli parl? delle sue origini, di cosa volesse dire essere un uomo di colore, di cosa volesse dire vivere in uno Stato del Sud. Un'altra occasione fu, anni dopo, quando gli fu negato l'ingresso principale a lui e suo padre, in un negozio di scarpe, ordinandogli di entrare dal lato posteriore.
Nell'immediato dopoguerra bianchi e neri erano divisi in ogni loro attivit? quotidiana: si comprava ogni genere di cose in supermercati e negozi diversi, si mangiava in ristoranti separati, si soggiornava in hotel differenti. Le scuole erano diverse in tutto sia come grado di istruzione che come ambiente. Bianchi e neri erano diversi e quindi non potevano stare insieme e se ci? accadeva, i neri dovevano avere un comportamento riverente ,di grande rispetto ai bianchi e seguire determinate regole. I suoi studi furono, naturalmente, in scuole segregate facendo crescere in lui il desiderio di diventare avvocato per aiutare i suoi fratelli di colore.
 
Frequenta il "Morehouse College" in cui cap? l'importanza della fede: solo la fede in Dio avrebbe permesso ai fratelli negri di sopravvivere e di credere che "Lass? Qualcuno li amava". Finito gli studi si iscrisse al Seminario di Chester, in Pennsylvania. Durante la preparazione della tesi di laurea, conseguita in seguito all'Universit? di Boston, conobbe Coretta Scott Young che studiava canto al New England Conservatory. Ragazza di famiglia di origini modeste,anche lei era stata oggetto di discriminazioni da partedi alcune sette razziste e anche lei, come King, desiderava poter fare qualcosa per la gente della sua razza. King e Coretta si sposarono a Marion nel 1953, e poi si trasferirono a Montgomery (Alabama) negli Stati del Sud, entrambi decisi a lottare contro la discriminazione razziale. Sscelsero proprio quel posto perche l? vi era una maggiore intolleranza verso la gente di colore: organizzazioni quali il Ku Klux Klan o i meno noti White Citizens Councils (Comitati di cittadini bianchi) che esistono e sono tutt'oggi ancora attivi, regnavano e seminavano il terrore.
Il modello di lotta a cui Marthin Luther King si ispir?, fu quello della non-violenza proposto da Gandhi. Le sue prediche incominciarono a renderlo famoso: la sua battaglia per i diritti civili attirava sempre pi? persone, sia bianche che nere.
Nel dicembre del 1955 un fatto, in apparenza banale, contribu? alla lotta di King: un'operaia negra, Rosa Parks, rientrando per tornare a casa, prese un autobus. Stanca si sedette su uno dei dei posti liberi riservati ai bianchi, essendo quelli dei neri tutti occupati. Le fu ordinato di alzarsi ed ai suoi rifiuti intervenne la polizia che l'arrest? per essersi seduta su un posto "per i bianchi". King riun? tutti i suoi seguaci e decisero di boicottare tutti i mezzi pubblici: nessun negro sarebbe salito sull'autobus fino a che non fosse stata abolita la "spartizione dei sedili". L' iniziativa ebbe successo: il giorno dopo le vetture pubbliche erano completamente vuote, non solo dai negri ma anche i bianchi aderirono alla protesta, alla "Lotta non violenta".
 
La protesta continu? per giorni e le autorit? citarono in tribunale Martin Luther King per "aver danneggiato l'azienda dei trasporti pubblici", ma, proprio all'inizio del processo, la Suprema Corte degli Stati Uniti d'America comunic? dichiarando"illegale" la segregazione praticata negli autobus. Fu un'enorme vittoria per King, ma l la reazione dei razzisti fu subito immediata: fecero esplodere una carica di dinamite davanti alla casa, fu preso a sassate, picchiato ed aggredito dai cani della guardia nazionale, fu inoltre arrestato una ventina di volte durante le manifestazioni per la pace e lo stesso John Kennedy, non ancora eletto presidente, gli pag? diverse volte, personalmente, la cauzione per farlo uscire dalla prigione.
Nell'agosto del 1963 Martin L. King guid? la grande manifestazione interrazziale a Washington, ed inizi? il suo discorso con le parole "I have a dream?".
Essa dur? 40 giorni e nella quale vennero arrestate pi? di 2500 persone di colore.
L'anno seguente, il 1964, ricevette il Nobel per la pace e il papa Paolo VI lo ricevette in Vaticano. Ma il razzismo dei bianchi non termin? e le leggi burocratiche erano sempre lunghe ad attuarsi. Sorgevano cos? nuove forme di lotte e pi? estremiste e violente, come quelle sostenute da nuovi organismi rivoluzionari: i seguaci musulmani di Malcom X, Black Power, Black Panthers. Nel 1968, KiIng si rec? a Menphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini, sia bianchi che neri, che erano in sciopero. Mentre si trovava sulla veranda dell'albergo, a parlare con i suoi collaboratori, dalla casa di fronte partirono alcuni colpi di fucile: Martin L. King poco dopo mor?.
 
Era Il 4 aprile 1968. e venne seppellito al cimitero di Fulton Country, Georgia, in Atlanta.
Oggi 4 aprile 2003, anch?io ho un sogno: un sogno che si chiama PACE!   

Pubblicato il: 04/04/2003

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