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Perch? i giovani non parlano di politica?

Marco Settimi

di Marco Settimi

Prendo spunto dal corsivo di Andrea Carli, che saluto con affetto e al quale porgo le mie congraturazioni per il suo nuovo incarico, riferendomi a quello che dice riguardo ai giovani che non parlano mai di politica. ? vero ma allora viene da chiedersi le ragioni di tutto ci?. Una cosa che sento spesso dire dai miei coetanei ? che ?tanto sono tutti uguali e con il mio voto le cose non cambieranno?; beh questo mi trova in totale disaccordo, perch? se tutti facessero questo discorso sarebbe inutile indire votazioni, inoltre le elezioni sono il pi? grande strumento di democrazia che abbiamo a disposizione quindi non vale la pena buttare al vento questa opportunit?.

Ci? che secondo me ha portato a questo allontanamento dalla vita politica ? soprattutto la mancanza di informazione, non tanto per colpa loro, o meglio nostra, ma perch? non se ne parla proprio.

Basta accendere la televisione per comprendere ci? che sto dicendo: siamo tempestati di reality e di brutti programmi, privi di ogni valore etico, che hanno il solo scopo di farci distrarre e di non pensare alla realt?, che puntano a fare ascolti senza il desiderio di trasmettere nulla al pubblico a casa. I telegiornali affrontano le notizie pi? importanti alla fine, magari aprendo il notiziario con l?esodo natalizio o con notizie futili che puntano poi a far calare l?attenzione degli spettatori quando si parla dei veri problemi del paese.

Allora ben vengano le trasmissioni come quelle di Celentano che, al di l? di ogni fede politica, affrontano i temi importanti. Perch? io credo che dare un microfono a Santoro, non vuol dire essere di sinistra, ma avere a cuore la libert? di espressione; o ancora parlare degli abusi edilizi del nostro Paese, non vuol dire avercela con Berlusconi, ma denunciare un problema di una costruzione selvaggia priva di ogni regola.

Quello che voglio dire ? che ogni trasmissione pu? essere tendenziosa, ma l?obbiettivo che si deve prefiggere ? quello di affrontare i problemi della vita reale e di dare voce a tutti in modo che ognuno, specie soprattutto noi giovani, che siamo il futuro, possiamo sentir parlare di politica e farci ognuno la propria idea priva da ogni condizionamento dei nostri amici o dei nostri genitori solo perch? li consideriamo da quando sono nati la nostra guida.

Se quel giorno arriver?, allora sar? possibile che io, Andrea Carli e molti altri ragazzi, possiamo incontrarci per il Corso e parlare di politica e non solo di ci? che abbiamo fatto il sabato prima o di come ? andata la partita della nostra squadra del cuore.

                                                                      

 

                                                                                 

Pubblicato il: 11/11/2005

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