Orvieto non si deve svegliare, Orvieto deve crescere!

Orvieto non si deve svegliare, Orvieto deve crescere!

? fondamentale capire questo!

Ero soltanto un bambino quando, una domenica mattina con mio padre, incontrammo un signore anziano che affront? un discorso, per me noiosissimo, a quei tempi!

Furono poche sinceramente le cose che appresi, ma una frase mi ? rimasta dentro:

?Vedi? Orvieto ha perso ogni contatto con la cultura dalla peste del ?300.?

Come contestare l?affermazione di un anziano, che poi scoprii essere il prof. Bonelli ?

? quindi su questo che Orvieto si deve focalizzare se veramente vuole crescere.

In qualit? di presidente provinciale dei giovani imprenditori della CNA  posso con orgoglio dire che chi ci segue sta sicuramente crescendo.

 Ho avuto l?onore di  partecipare ad una riunione della Cna nazionale.

Trenta giovani imprenditori si sono seduti attorno ad una tavola rotonda ed hanno affrontato temi vari:  Federalismo, Welfare ,Basilea 2 , Pil? Sarebbe bello ? ho pensato-  poter entrare in uno dei tanti bar dell?orvietano,  prendere un ragazzo a caso e passare un pomeriggio a parlare  di questo e di quello, sfiorare il mondo dell?attualit?, ridere sui fatti della politica, passare al mondo della cultura, senza farsi sfuggire una battuta sulla partita della domenica. ? cos? che siamo noi giovani, ipertestuali, ed ? questo, per me, l?essenza della modernit?. Un ragazzo nato in provincia, nato ad Orvieto, deve certamente uscire dai confini limitati del suo microcosmo, ma questo non significa che debba fuggire. Uscire per conoscere il mondo, realt? lontane e diverse che possano far meglio valutare la piccola, ma non per questo meno importante, realt? da cui noi proveniamo e verso cui noi possiamo comunque andare. Orvieto, isolata sulla sua rupe per lungo tempo, deve oggi aprirsi al mondo. Abbiamo bisogno di incontri, di dibattiti, di confronti. Perch?, come dice ???, ?quelle che trascinano il mondo non sono le locomotive ma le idee, e le idee si esprimono con le parole?.

Non dobbiamo restare immobili sui perch? della non riuscita della citt?, non dobbiamo cercare un colpevole, guardiamo avanti! Ecco un?idea: e se realizzassimo un ?FORO?? Una stanza  a porte aperte , una tavola rotonda. Ogni trenta del mese tutta la citt? ? invitata a partecipare, chi vuole pu? intervenire e dire la sua. Il nonno che parla al nipote, l?amico con l?amico, generazioni a confronto, un luogo aperto dove conta solo ci? che pensi. Da una semplice chiacchierata - detto all?orvietana - si pu? capire e fare tanto. E credo che noi tutti possiamo gi? contare sulla collaborazione di una figura di rilievo, quale il nostro vescovo monsignor Scanavino. Spero di non aver male interpretato le sue parole sull?importanza di incontrarsi e confrontarsi. Rendiamolo possibile!

In nome dei giovani imprenditori che rappresento mi permetto di dire che noi ci siamo, che noi vogliamo fare, che noi vogliamo apprendere e crescere, che noi vogliamo far parte di questa societ? spero solo all?apparenza  ostile.