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PRC "bacchetta" i suoi

Rosanna Barbanera, segretaria del circolo di Orvieto del Prc

di Rosanna Barbanera

In qualit? di Segretaria del Circolo di Orvieto del Partito della Rifondazione Comunista, intervengo nel dibattito suscitato dalle  recenti dimissioni  dalle cariche della Comunit? Montana, tentando di favorire una chiara lettura delle posizioni espresse  dal Partito stesso e richiamando un senso di responsabilit? nel mettere fine a tentativi di speculazione sempre deleteri per il dibattito politico. Sono convinta che la questione debba essere affrontata tenendo ben chiari e distinti i due aspetti di cui si compone:
 - I contenuti del confronto

- La qualit? della delega che il partito conferisce agli Amministratori ed i suoi limiti

Sul  primo punto, i compagni rimarcano giustamente difficolt? di rapporto e dissensi sui contenuti in merito alla questione di alcuni aspetti, tanto in Comunit? Montana che nella societ? del legno (U.G.S.); non a caso a seguito delle discussioni interne al Partito, sono state prese posizioni politiche pubbliche e diramati comunicati stampa, in cui il PRC ribadiva di condividere largamente le valutazioni espresse dal nostro consigliere, ed in conseguenza di ci? chiedeva un confronto politico con la maggioranza proprio sui temi in discussione. A fronte di ci?, la coalizione si riunir? il 30 Giugno valuter? come forza politica, l?opportunit? o meno di confermare la propria permanenza all?interno della coalizione di maggioranza.

? invece sul secondo punto che mi sembra necessario fare il massimo della chiarezza, perch? ritengo che il mantenimento dei rapporti con la ?base?, gli iscritti, gli elettori, rispetto agli impegni presi, debba necessariamente passare attraverso la gestione democratica della struttura partito, quindi  attraverso la discussione tra gli iscritti, e soprattutto attraverso il rispetto delle decisioni democraticamente prese dalla maggioranza.

Soltanto questa modalit? pu? mettere una forza politica che rappresenta il 10% della popolazione, al riparo da una gestione personalistica che troppo spesso ribalta il senso profondo della politica, la forza e la consapevolezza delle decisioni, la condivisione di un progetto complessivo.

Nessun amministratore ricopre un incarico a titolo personale, nessun rappresentante in seno a qualunque Istituzione ? portatore della propria, individuale, linea politica (ancorch? pienamente condivisibile), ma ? espressione di una intera forza elettorale che lo delega direttamente (attraverso l?espressione di voto) o indirettamente (su incarico del partito) a rappresentare le idealit? di un mondo pi? vasto e complessivo, e non soltanto di una parte di esso.

Pertanto, il ?richiamo? contenuto nel comunicato stampa  del PRC all?indomani delle dimissioni in Comunit? Montana dell?assessore e da capogruppo del consigliere, ? riferito al metodo che non pu? essere condiviso; ricordiamo che il Direttivo congiunto dei Circoli di Orvieto, San Venanzo, Alto Orvietano e Todi, ha indicato un percorso diverso, che ? quello che sta giungendo a compimento con l?incontro di coalizione del 30 Giugno e che soltanto lo stesso Direttivo congiunto potr? esprimersi sul percorso futuro che impegner? tutto il Partito e i suoi rappresentanti.

Invito quindi i compagni Imbastoni, Del Priore, ma anche Serra ed Amadei a portare la discussione nelle sedi deputate, ed a fare chiarezza con loro stessi se ritengano di poter rappresentare la forza politica che li ha incaricati nel ruolo che ricoprono, anche nell?eventualit? in cui non condividano pienamente le scelte politiche della stessa.

Mi auguro, e sono certa di interpretare la speranza di tutti gli iscritti e simpatizzanti, di poter approfondire tutti i temi sollevati dal dibattito pubblico, negli organismi di partito, e di poter continuare a contare sull?apporto responsabile e costruttivo dei compagni.

Pubblicato il: 28/06/2005

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