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Il mio nome ? indifferenza. "Colloquio" con Donatella Belcapo

Indifferenza

Me l?aspettavo, mi aspettavo che dopo il referendum sarebbe arrivato puntuale lo sfogo post elettorale nostrano. La Signora Donatella Belcapo, che non ho il piacere di conoscere se non di vista, ha confermato questa mia insana mania di giocare alle previsioni. Chi sono ? non ? rilevante, ci ha gi? pensato la Signora di cui sopra a darmi un nome nel suo argomentare, mi chiamo ?indifferenza?, nome e cognome che sempre la Signora di cui sopra si preoccupa di dare a quelle persone che hanno la ?sfortuna? di pensarla diversamente o diversamente argomentare su questioni di cui credo che la stessa Signora sia troppo disinformata per poter giudicare chicchessia.

Il nome di chi scrive non le direbbe niente ma ?indifferenza? dovrebbe farLe riconoscere i milioni e milioni di italiani, orvietani compresi che secondo lei, fregandosene della dignit? delle donne e del progresso scientifico, hanno preferito passare la domenica facendo il classico gesto del ?dito? ai seggi, e il luned? andare a lavorare senza prendersi un permesso.

No, cara Signora, quegli indifferenti forse sono molto pi? attenti di Lei che li giudica, perch? forse stavolta, come non mai, hanno capito che cosa c?era in gioco.

Gi? nel suo precedente excursus su questo giornale aveva avuto la capacit? di sensibilizzare il mio sistema nervoso quando, vicino alle critiche verso gli astensionisti, dove puntualmente alludeva alla famosa indole pecoronica di chi non pensa con la propria testa e lodava ipocritamente chi avesse votato NO diffidando dal conteggiare chi per consuetudine non va a votare, esponeva le ragioni del SI come fosse la ?tabellina del dieci?, riprendendo interamente le frasi slogan da altri lanciate, da altri dette, da altri partorite?.alla faccia di pensarla con la propria testa.

Mi perdoner? la Signora di quest?inciso, ma siccome? ?errare humanum est, perseverare diabolicus?.., con il corsivo di ieri ha concesso il bis e l?indifferenza non ? stata pi? indifferente.

Alcune domande mi assillano :

Ma se Fini non avesse pronunciato la parola ?diseducativo? Lei, oggi di che avrebbe parlato ?, se i politici non avessero festeggiato una legittima vittoria (mi rimane difficile pensare che altri avrebbero festeggiato con mestizia se finiva diversamente),Lei oggi di che avrebbe parlato ?.

Le sarebbe rimasto solo un dilemma : ma quel 75 % d?italiani che non hanno votato sono tutti indifferenti o tutti deficienti (nel senso di deficere nell?autonomo pensare) ?. A Lei la nobile risposta, La potrebbe aiutare a capire meglio che si tratta di democrazia anche quando non si raggiunge il quorum e le ragioni degli altri che scaturiscono dal modo di concepire la vita nelle sue sfaccettature etiche, morali e religiose, pur se non condivise, meritano democraticamente rispetto.

Ultime considerazioni mi preme fare : laico non significa laicista, per cui ci? che la Chiesa propone come metodo d?affronto della vita e delle questione che ne nascono, pu? essere condiviso anche da chi credente non lo ? e coincidere addirittura con un comune senso del vivere senza per questo destare scalpore o scandalo; richiamare valori morali ed etici e non proporre di metterli in atto equivarrebbe per la Chiesa a non fare quello per cui Qualcun Altro l?ha creata.

Io non ho visto le guerre religiose da parte dei cattolici verso altri, semmai ho potuto costatare il contrario.

A proposito della sconfitta dell?istituto del referendum sempre imputata a me (indifferenza), Le rammento che sono dieci anni che mi sembra che non goda di ottima salute, quindi insieme alla sua pi? sana riflessione sul cercare i veri motivi della sconfitta, mi permetto di suggerirle di riflettere anche sul fatto che forse un istituto come questo, che ? pur sempre un baluardo della democrazia, non meriti di essere usato per altre questioni e non per la pi? nobile delle cause, la vita.  

Anche perch?, chi non ha votato, ha scelto la vita prima di quando alcuni la considerino tale

Con democratico e doveroso laico affetto

 

Suo/a Indifferenza

Pubblicato il: 17/06/2005

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