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Cimicchi: un'altra vittima del ''fuoco amico''

Fausto Galanello *

di Fausto Galanello

Cimicchi non ce la fa per soli 2 voti ad entrare in Consiglio Regionale, per la prima volta, dall?insediamento della Regione Orvieto e l?Orvietano non hanno un proprio rappresentante in questa importante istanza istituzionale.

Prima ancora delle conseguenze per il nostro partito e, ancor meglio, per gli interessi di questo territorio nel panorama regionale e provinciale, corre l?obbligo di interrogarsi sui perch? e sulle responsabilit? l? dove queste dovessero essere individuate.

Di perch? ce ne sono senz?altro molti ed anche le responsabilit? di certo non mancano: dal mancato sostegno del ?correntone? su base provinciale, all?ambiguit? e doppiezza, prima e durante la campagna elettorale, di qualche dirigente a cavallo tra DS e Rifondazione, ad un rapporto logorato da tempo tra Cimicchi e parti significative del gruppo dirigente locale del nostro partito sfociato nelle vendette nel segreto dell?urna.

Ora di questa mancata elezione se ne possono dare le letture che si vuole ma un dato ? certo: qualcuno deve assumersene sino in fondo la responsabilit? e risponderne al partito ed al territorio sino a trarne le dovute conseguenze, perch? delle due l?una: o si aveva il coraggio di proporre altre candidature o, Cimicchi, andava sostenuto sino in fondo.

Di certo mi preoccupa il tipo di lettura che d? del voto e di questa vicenda il gruppo dirigente del mio partito. E non condivido certo l?interpretazione a proprio uso e consumo di un  documento  da me elaborato, sulla previsione di obiettivi potenziali per le preferenze al nostro candidato Stefano Cimicchi nelle frazioni di Orvieto e nei Comuni del comprensorio, su cui pertanto intendo fare un po' di chiarezza e qualche puntualizzazione.

   Si tratta di uno studio sull?andamento del voto e sulle preferenze potenziali, a cui lavoro in prossimit? di ogni campagna elettorale, messo a punto in almeno venti anni di esperienza nelle previsioni e nell?analisi del voto.

   Si tratta di un lavoro che richiede semplicemente pazienza nell?intrecciare numeri e conoscenza del partito e dei gruppi dirigenti nel territorio. Le previsioni sulle preferenze per il nostro candidato in queste elezioni sono state elaborate in considerazioni di tre fattori: il rapporto percentuale tra voti DS e preferenze espresse nelle Regionali 2000 e Comunali 2004, il voto DS delle Provinciali 2004 e questioni ambientali relative  allo stato organizzativo del partito ed al legame con il candidato.

   Da questo studio ne scaturiva un obiettivo per il partito di circa 5545 preferenze a cui si dovevano sommare altre potenziali provenienti al di fuori del  nostro  elettorato  per un totale di almeno 6000 preferenze; grosso modo cio? le stesse del compagno Pacioni nel 2000. Tutto di guadagnato sarebbe poi stato quanto fosse venuto dall?esterno del nostro territorio.

   Questo studio ed i suoi obiettivi erano stati presentati e spiegati dal sottoscritto nella riunione del Coordinamento di Zona che si ? tenuta in apertura della campagna elettorale.

   Ora, in considerazione di quanto sopra, credo che nelle letture ed interpretazioni del voto su questi aspetti ci si debba attenere alla realt? dei fatti e dei numeri lasciando spazio, ovviamente, ad ogni fantasia e forzatura nel giudizio politico.

   Qui, come mi ? stato rimproverato da qualche dirigente locale e come ho anche avuto modo di leggere sulla stampa, non si tratta di sviare l?attenzione sul dato politico generale di queste consultazioni: ? stato un successo epocale! Un successo a cui tutti abbiamo contribuito al di l? delle proprie convinzioni politiche legate al dibattito congressuale ed io, da sempre a sinistra ed in minoranza nel partito rispetto alle scelte politiche nazionali, non ho alcuna remora a riconoscerlo perch? ? anche il risultato del mio lavoro. Ma da qui a dire che questo voto rappresenta il successo della strategia politica che punta al partito riformista di tempo ce ne corre, primo perch? anche l? dove cera il simbolo DS come in Puglia, in Campania, in Abruzzo ed in Piemonte, i risultati non sono stati minori, con percentuali  eccezionali per il nostro partito come per l?intera coalizione: ? l?UNIONE l?idea vincente! E secondo, perch? l?idea che per prendere voti va fatto un partitone un po? pi? progressista della vecchia DC non mi appassiona n? mi interesserebbe.

   Tornando alla lettura dei dati sulle preferenze rispetto alle mie previsioni, va detto che le 5545 preventivate  rappresentavano poco meno del 60% del voto potenziale DS dentro l?Ulivo, stimato tra i 9000 e i 10000 voti su base comprensoriale; una percentuale corretta in aumento in  determinate situazioni, come nel caso di Allerona,  per il rapporto storico tra Cimicchi e questo territorio, con l?attribuzione di un obiettivo in pi? di 50 preferenze che non ? vero che l? sono mancate. C' stato un mio errore nell?accollare il  tutto a questo Comune mentre, come ? ben noto, larga parte di Allerona Scalo ricade nel Comune di Castelviscardo e, guarda caso, l? ritroviamo 52 preferenze oltre l?obiettivo indicato di 400,che erano gi? molte di pi? di quelle votate a Pacioni cinque anni fa.

   E ancora sulla mancanza di attrazione di voti di elettori non DS, anche qui basterebbe qualche intreccio di dati per spiegare come ? altrimenti possibile che in alcune situazioni vi sia stato un incremento di preferenze, tra Cimicchi ed altri candidati DS che, rapportato al voto potenziale del partito, potrebbe voler dire tra il 20 e il 40%.  Quindi una attrazione di voti dall?esterno attraverso la preferenza c?? stata,con un effetto positivo che ha ampiamente recuperato gli oltre 400  voti orientati verso altri candidati del nostro partito. Forse qui ? bene ricordare che nel 2000 le preferenze votate ad altri candidati DS furono poco pi? di un centinaio.

   Altri dati oggettivi si evincono dal forte calo di voti di preferenza in alcune situazioni, penso ai Comuni di Montegabbione passato da un quasi 70% di preferenze espresse nel 2000 a circa il 40% di oggi ed altrettanto per Monteleone. In altri Comuni, come Baschi,  il calo percentuale su Cimicchi per circa 50 voti ? in buona parte recuperato dai 34 andati a Rossi e Gilioni.

 Questi i dati,poi ognuno, anche qui, tragga le sue conclusioni. Un dato ? certo, tra il non voto della preferenza e quelle andate ad altri candidati DS,mancano all?appello non meno di 600 preferenze che avrebbero consentito l?elezione di Stefano  e, ancor pi?, avremmo adeguatamente salvaguardato la dignit? e l?autorevolezza del nostro partito e di questo territorio..

Abbiamo una grandissima  responsabilit? verso i nostri concittadini che non pu? consentire giochi al massacro finalizzati a supremazie di gruppi e percorsi personali.

*Coordinamento Comprensoriale DS dell?Orvietano

Pubblicato il: 09/04/2005

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