Regione. No alla vendita di casali e terra
Guido del Priore, consigliere Rifondazione comunista
Guido del Priore, consigliere di Rifondazione comunista ed assessore alla Comunit? montana Monte Peglia Selva di Meana
Non ci convince a noi (pochi) di Rifondazione in Comunit? Montana Monte Peglia il progetto della Regione di alienare, oltre a case cantoniere ed ex ospedali, anche buona parte (un terzo? un quarto?) dei casali e dei seminativi in gestione alle Comunit? montane.
E ancora meno ci convince la modifica deliberata in Consiglio Regionale (la 467 del 9/2/05) che amplia non poco la possibilit? agli attuali affittuari di ingrandire l'unit? poderale anche con fabbricati. Ma andiamo con ordine:
nel programma di politica patrimoniale 2002/2004 venivano individuati 53 casali in questa Comunit? montana da mantenere in propriet? del demanio e 72 da valorizzare o vendere;
di questi ultimi circa 25 sono in affitto o inseriti in progetti di valorizzazione per cui ne restano 40/45 da vendere (dice la legge) con un ettaro di terra intorno.
Altro dato: la nostra Comunit? detiene circa la met? delle superfici di tutte le comunit? montane dell'Umbria e con San Venanzo, che con oltre 7000 ettari ? senz'altro il comune pi? demanializzato dell'Umbria, l'impatto di questo piano non sar? quindi secondario.
Ultimo fatto: da tempo circolano nomi e capitali su questo territorio che hanno i "numeri" per acquisire tale patrimonio, quasi fossero in attesa.
La domanda che ci poniamo ? banale e sostanziale: abbiamo iniziato a togliere le Comunit? montane? Vorremo essere informati.
La seconda domanda ? pi? etica e politica: ? giusto vendere pezzi di natura di propriet? di tutti? Secondo me no perch? il demanio ? un bene strategico di questi tempi e sicuramente, se alienato, non verr? pi? ricostituito.
? un bene strategico il panorama e la tranquillit?, in terre dove sono quasi finiti i casali da acquistare e le immobiliari languono e i prezzi salgono pi? del petrolio.
? un bene strategico, in tempi di finanza depressa e inaffidabile, acquistare ovunque porzioni di territorio; sta nelle logiche della "diversificazione dell'investimento", perch? il territorio ? la base, qualunque cosa ci si possa fare sopra. Ovvio no? E poi non svaluta.
Vorrei, vorremmo, noi apprendisti amministratori di un PRC locale, e un po? alla buona, che passate le fibrillazioni elettorali, gli alleati ci spiegassero il senso di tutto ci?, se l'hanno capito e soprattutto se condividono la nostra protesta.
La nostra proposta: il patrimonio ? gi? in parte scaricato, non c'? urgenza di un fiume di soldi per ristrutturare, quindi l'Ente, che recupera sotto diverse forme (docup ecc..) 5/6 casali l'anno, con un lavoro lento e costante, assicura una rivitalizzazione che ? tutto di guadagnato. E poi affittare!affittare! anche per 30 anni, ma vendere mai!
Lasciamo qualche opportunit? e qualcosa da decidere anche a chi verr? dopo di noi.
Pubblicato il: 31/03/2005