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La guerra deve essere evitata come la crisi delle Nazioni Unite (ONU)

Alberto Sganappa

La volont?, pi? volta manifestata, dall?Amministrazione Bush di attaccare l?Iraq usando la formula ?la guerra con l'Onu o senza l?Onu?, quanto quella ?la pace senza se e senza ma? vanno decisamente respinte.

Sono entrambe eversive e sovversive dell?ordine mondiale, e, quindi della stessa pace e dei valori democratici da tutti invocati.

L?unilateralismo Americano, che deve essere sconfitto dai sostenitori della pace ? specularmente indebolito dalle proteste pacifiste a senso unico perch? s?indebolisce l?Onu che in tempi remoti per gli antiamericani era il ?TOP? dei pacifisti.

Basta ricordare quando in cima alla scala di preferenze dei terzomondisti e pacifisti c?era l?Organizzazione delle Nazioni Unite. Il palazzo di vetro era il modello specie quando ospitava i ?niet? sovietici, o quando vi signoreggiavano Segretari Generali non allineati.


La risoluzione 1441 ne ha segnato il DE Profundis.

La delegittimazione delle nazioni Unite allarga il vuoto di potere che si ? determinato nel mondo, facendo il gioco della politica di Bush offrendo spazi sempre pi? ampi agli impulsi egemonici del pi? grande Paese dell?Occidente.

La delegittimazione dell?Onu da un lato aiuta Bush che dice: la forza militare l?abbiamo noi, e la usiamo come e quando vogliamo ignorando completamente il ruolo del Consiglio di Sicurezza, affermandola tesi che se ci autorizza, tanto meglio, altrimenti decidiamo noi.

Dal lato opposto i disubbidienti sostengono una tesi analoga, anch?essi non riconoscono il Potere del Consiglio di Sicurezza di esercitare funzioni sanzionatori mediante l?uso della forza.

Se queste impostazioni fossero entrambe accettate o imposte, la crisi delle Nazioni Unite sarebbe irreversibile con l?inizio di un grande disordine mondiale.

I democratici e pacifisti devono evitare tutto ci?.

Pubblicato il: 07/03/2003

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