Diamo un posto centrale ai nostri anziani

di Fabiola Di Loreto

Ha ragione Giulio Montanucci. Diamo un posto centrale ai nostri anziani, creiamo le condizioni perch? la vivibilit? di una piccola citt? riguardi tanto i bambini ed i giovani quanto i vecchi.

Diamo corpo ad un modello di vita che da sempre caratterizza lo stile, il comportamento delle nostre famiglie ed ? l?ossatura del sistema sociale della nostra comunit?.

Facciamo in modo che gli anziani non siano emarginati.

Si pu? morire dentro, in solitudine e in tristezza, prima di qualsiasi morte fisica.

Il migliore degli istituti per anziani, il pi? efficiente, il meglio curato e gestito posto in un luogo isolato non potr? mai aiutare un anziano a non sentirsi solo, a sentirsi ancora vivo.

Per quale ragione tutte le case per anziani devono essere collocate lontano dai centri abitati? Qual ? il timore che hanno gli amministratori? Qual ? la preoccupazione dei giovani? La vecchiaia non ? contaminante ed ? una fortuna viverla.

Citt? come Orvieto potrebbero offrire quella giusta ospitalit? integrante, consentendo la convivenza a generazioni diverse e favorendo la loro corretta correlazione.

Una societ? civile, una citt? slow, deve poter offrire vicoli e piazze, locali e panchine a tutte le generazioni.

Accolgo e condivido pienamente il pensiero di Giulio Montanucci e mi auguro che nel pensare e progettare il futuro della citt? di Orvieto ci sia realmente posto per tutti, per un?Universit? che porti molti giovani e per una casa per anziani che ci ricordi come la vita ? un ciclo assai breve e temporaneo e il tempo che passa non ci consente discriminazioni.