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I ritardi dei treni pendolari? Non prendiamoci in giro, la colpa non ? dei pacifisti

Giuliano Santelli

Singolare il fatto che gli organi di stampa e tv si siano accorti dei pendolari in occasione dei blocchi dei treni operati dai disobbedienti contro la guerra. Con toni "addolorati" si denuncia il fatto che i treni dei pendolari hanno subito ritardi a causa dei blocchi dei disobbedienti.

Poveri pendolari costretti dai cattivi manifestanti a tornare tardi alle loro case o al lavoro. Peccato che tutti i giorni, indipendentemente dai blocchi in corso i treni siano sempre e comunque in ritardo. La mattina del 25 febbraio, ad esempio, l'Euronight viaggiava con 80 minuti di ritardo, non c'? giorno che almeno 10/15 minuti si perdano regolarmente, per non parlare delle lineee secondarie, dove il viaggio diventa sempre un'avventura. Per cortesia signori della stampa e della tv, anche quella locale, perch? non mandate con noi un cronista sul treno? Perch? non provate oltre allo scandalismo, non tutti per onor del vero, a ritrovare il gusto dell'inchiesta. Una proposta, partiamo insieme con il treno delle 4.12, con quello delle 6.18, 7,34, e poi torniamo con i treni del pomeriggio e della sera, fotografiamo lo stato dei vagoni delle toilette, i livelli di manutenzione e pulizia.

Poi torneremo a parlare seriamente del problema pendolari, non strumentalmente come oggi si fa. Personalmente poi, penso che contro la guerra sia "legittimo" ogni atto di disobbedienza non violenta, e questa volta se arriver? in ritardo con il treno sar? per una causa nobile.

Pubblicato il: 26/02/2003

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