Il rinnovamento interno alla Chiesa non ha ancora raggiunto tutti i suoi livelli

di Fabrizio Cortoni

Non mi meraviglia la posizione della Curia Vescovile di Orvieto riguardo alla possibilit? di impedire la programmazione del film ?La mala educacion? di Pedro Almodovar. In fondo questo tipo di  controllo esiste da decenni (voglio ricordare che fino a praticamente tutti gli anni novanta il Cinema Corso ? stato una delle aziende gestite dalla mia famiglia).

Certo ? che oggi sapere che viene esercitato questo ?diritto di veto? ci fa riflettere un po? di pi?  rispetto, ad esempio, a quanto poteva accadere trent?anni fa. Proprio perch? sono passati trent?anni, e la nostra capacit? di libero arbitrio ? cresciuta di conseguenza, ed oggi ci appare poco accettabile che qualcuno possa sottrarre un qualsiasi argomento alla nostra capacit? di giudizio.

 Ed ancora perch? la situazione attuale vede a disposizione di Orvieto una sola sala cinematografica e quindi l?impossibilit? di ?travasare? altrove quello che viene giudicato scomodo da qualcuno.

Ma soprattutto perch? anche chi pi? si professa laico ha avuto modo di apprezzare negli ultimissimi tempi le posizioni innovative che la Chiesa stessa ha mostrato: aperture alle altre culture e religioni, dichiarazioni di responsabilit? su temi scottanti come l?antisemitismo, presa d?atto dei fenomeni interni di pedofilia, fortissima e universalmente apprezzata azione di condanna del conflitto iracheno.

Allora oggi questa posizione di chiusura mi rattrista soprattutto perch? mi fa pensare che il processo di rinnovamento interno alla Chiesa stessa non abbia ancora raggiunto tutti i suoi livelli; ancora c?? chi pensa che occuparsi delle umane coscienze significhi precludergli alcune conoscenze, e che ancora oggi sia possibile utilizzare un qualche ?Indice dei Libri Proibiti? come quello che scatur? dal Concilio di Trento.

Ci riflettano su: le nostre coscienze, la nostra Citt? e la Chiesa stessa sono cento anni luce pi? avanti di loro.