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Bisogna lavorare contro la pedofilia

Marco Conticelli

di Marco Conticelli

PEDOFILIA?, termine che racchiude il peggior crimine che l?essere umano pu? commettere nei confronti di altri esseri umani che non possono difendersi e che si portano dentro per tutta la vita i segni degli abusi sub?ti.

Ho cominciato ad occuparmi di pedofilia grazie ad un sacerdote, mio fratello, che mi ha messo in contatto con un personaggio incredibile, un ragazzo che sta spendendo la propria vita a favore dei bambini che subiscono abusi sessuali.

Questo ragazzo si chiama Massimiliano Frassi, fondatore dell?Associazione Prometeo Onlus, autore di pubblicazioni (?L?Inferno degli Angeli? e ?I Bambini delle fogne di Bucarest?) attraverso le quali finanzia la sua attivit? e i suoi viaggi nei Paesi poveri come la Romania per portare aiuti concreti a quegli angioletti che a 7, 8, 10 anni muoiono di Aids e di molte altre malattie a trasmissione sessuale.

Massimiliano gira l?Italia per raccontare che cosa significa essere vittima dei pedofili che si nascondono soprattutto dove non immaginiamo, tra noi, nella nostra societ?, tra le mura di famiglie ?apparentemente? serene.

Massimiliano collabora con gli inquirenti denunciando situazioni, scoprendo siti internet a sfondo pedofilo, testimoniando nelle aule di giustizia.

Ricordo che il cosiddetto ?turismo sessuale? verso i Paesi dell?Europa dell?Est ed anche dell?Asia rappresenta un?azienda florida alimentata anche da moltissimi viaggiatori italiani.

Massimiliano ? stato per due volte anche ad Orvieto dove abbiamo organizzato dei dibattiti; peccato che a questi incontri  hanno partecipato in pochi, segno che la parola ?pedofilia? incute ancora oggi molto timore.

Insisteremo, con la speranza che dando la massima diffusione all?argomento si possano smuovere le coscienze di chi, soprattutto, ha dei figli adolescenti.

Con l?auspicio che la censura non arrivi, come nel caso del film di Almodovar che, ricordo, rappresenta situazioni realmente esistenti, a tarpare le ali al nostro impegno dove le delusioni sono prevalenti ma dove il sorriso di un bambino salvato ci d? il coraggio di andare avanti nella nostra opera.

 

Pubblicato il: 13/10/2004

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