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NOTIZIE CORSIVI

In memoria di Baldoni

Alessandro Maria Li Donni

di Alessandro Maria Li Donni

Un flash ha squarciato la notte delle olimpiadi di Atene in televisione.  Mentre si era impegnati a seguire la medaglia della pallanuoto femminile, mentre la Cagnotto appariva nella sua acerba bravura, arrivava la notizia dell?uccisione di Baldoni.  Certo, si pensava a quell?ultimatum terribile dei terroristi iracheni.  Ci si pensava eccome, ma si sperava.  S?, si sperava che il messaggio dei figli fosse arrivato a segno, che avesse fatto ripensare quegli uomini.

C?era addirittura chi pensava ad una specie di tregua olimpica o ad un intervento di Al Sistani, grande leader degli sciiti. 

Mentre di ora in ora si attendevano novit? c?era chi puntava il dito contro Baldoni mostrandolo in prima pagina in una foto con un Kalashnikov in mano.  Feltri ? andato oltre, troppo oltre, l?autogoal ? stato clamoroso ancor di pi? dopo la fine tragica del giornalista.  La lotta politica non deve entrare nelle tragedie. 

La verit? ? che ? morto un uomo, fra i tanti nel martoriato Iraq.  Questa volta ? una persona diversa,  un operatore di pace, volontario della Cri e un operatore dell?informazione indipendente, critico nei confronti delle scelte del governo italiano proprio sull?Iraq. 

? sconfortante sentire commenti che addossano la colpa della morte di Baldoni al governo.  Baldoni non era un soldato n? una guardia privata n? un collaboratore di qualche istituzione governativa italiana.  Baldoni era l? per testimoniare e per aiutare.  Erano l? anche i due autisti pachistani uccisi dalla stessa mano assassina che ha stroncato la vita di Baldoni.

E allora basta parlare di resistenza irachena, una parola grossa, importante che in Italia conosciamo bene.  La Resistenza italiana ha combattuto contro nazisti e fascisti ma senza colpire indiscriminatamente.  A colpire cos? ? stato il drago nazista a Marzabotto, Stazzema, Roma?

Ecco questa ? la Resistenza, nulla a che vedere con chi uccide senza discernimento. 

E basta associare l?Italia ad un Paese occupante, non ? cos?, non pu? essere cos?.  Forse si poteva intervenire in altro modo ma non ? questo il luogo per le critiche.  Ai figli di Baldoni questo non interessa.  A loro non interessa nulla di tutto ci?.  Gli ? stato ucciso il padre tanto entusiasta del suo lavoro di freee-lance e di operatore di pace. 

Non si pu? continuare cos?, per rispetto dei nostri 21 morti in Iraq, bisogna tornare a chiamare persone e fatti con il giusto nome.

Enzo Baldoni, quindi, ? stato ucciso da terroristi senza piet? che hanno provato a ricattare un governo legittimo e democratico.

 

 

                                                                                               

Pubblicato il: 27/08/2004

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