Orvieto citt? parco
Raffaele Vitiello
di Raffaele Vitiello
Candidato al Consiglio Comunale e al Consiglio Provinciale nella lista dei VERDI SOLECHERIDE per la pace.
I Verdi si presentano ad Orvieto , per la prima volta , indipendenti e propongono a sindaco una donna.
Ritengono che ci voglia un? idea forte per il mantenimento e la promozione del ricchissimo patrimonio storico-culturale e geologico-naturale rappresentato da citt? e territorio.
Vogliono promuovere la qualit? della vita e dell?offerta turistica, attraverso la protezione e la valorizzazione delle risorse e delle caratteristiche territoriali che ne rappresentano l? unicit? mondiale.
12 Giugno Elezioni per il Governo della citt? di Orvieto.
Si decidono le politiche di sviluppo per i prossimi anni , che ne sar? della nostra vita? Che ne sar? del nostro territorio ?
I Verdi si rivolgono soprattutto ai giovani , il cui senso di libert? non ? stato ancora contaminato , alle persone libere e a quelle stanche di soggiacere al ricatto.
Invitano alla partecipazione , sottoponendo le loro idee alla discussione, per una innovativa idea di sviluppo , senza offendere la testimonianza che Orvieto offre al mondo da secoli.
Progetto Orvieto Citt? Parco
Orvieto fa sognare chi arriva?sogna e dai forza al sogno
Se un pittore, inseguendo armoniose ispirazioni, ruotasse il suo pennello e creasse una citt? arroccata, compenetrata dal sole, stagliandovi sopra tra terra e cielo un rappresentativo fulcro e simboliche costruzioni. Se circondasse la citt? di colline ricche di monasteri, borghi, castelli e casali inserendoli in una natura ricca di rupi, di massi, di cascate, sorgenti, corsi d? acqua e laghetti, attorniati da una rigogliosa vegetazione. Se aprisse scorci in cui rappresenta fiori e frutti , uccelli ed animali, antiche tombe nascoste e delimitazioni naturali in pietra, con giardinieri che curano la natura e ne colgono i frutti ?e poi seguendo un anelito di spazio e libert? , dall?altra parte della citt? arroccata, rappresentasse una valle delimitata da dolci e degradanti colline, attraversata da un fiume , con all?orizzonte una simbolica cima montuosa?...Se poi ci consegnasse quadro, tavolozza e pennello cosa faremmo?
Non ? facile mettere mano alla bellezza di Orvieto, una bellezza che toglie il respiro ed accende il desiderio di viverci in chi, con occhi vergini , scopre il suo paesaggio.
Dal vicolo al sentiero, attraversando prospettive diverse, si coglie il sapore pieno ed intenso di questo territorio unico. Una terra che ha affascinato i nostri avi e che, con un unico filo conduttore, li ha guidati nella realizzazione di opere che la compenetrano e che ne esaltano l? evocativa conformazione geologica che da sempre la contraddistingue.
Riappropriarsi di questa consapevolezza significa riattingere alle nostre radici per riscoprire la vocazione di Orvieto : ?Laboratorio Ambiente? ? Citt? Parco?. Tutto il territorio, ed in particolar modo le colline poste a sud-ovest, ricche di monumenti storici ed archeologici, offrono una prospettiva ravvicinata e magica sulla citt? e sul suo fulcro energetico rappresentato dal Duomo e dal suo Rosone.
Alcune parti, come il Tamburino, gi? sono inserite -come le pendici di Orvieto- nel Parco Archeologico, nell? altro versante, il Parco del Tevere comprende il Paglia ed il Parco del monte Peglia.
Orvieto, tra Firenze e Roma, al centro di due antiche culture ? attraversata da una ellisse energetica che a partire dal suo Duomo si sprigiona lungo le vie e le formazioni collinari , coinvolgendo paesi, borghi e citt? anche d?oltre regione, pu? -in tempi di istantanea comunicazione- grazie ad Internet, sfruttare il suo grande potenziale turistico.
Un potenziale che va salvaguardato e ricostruito seguendo gi? chiare tracce e riconsegnando il respiro, la comunicazione tra citt? e territorio.
Orvieto Citt? Parco:
- riaprire i sentieri che collegano la citt? al territorio e quelli che collegavano borghi, monasteri, edifici storici reperti archelogici e zone d?interesse geologico naturale
- sostenere i piccoli appezzamenti ricchi ambientalmente per il mantenimento territoriale e paesaggistico
- promuovere e sostenere forme di cooperazione biologica per la razionale compatibile utilizzazione territoriale, come per esempio i territori ortofrutticoli di Canicella, ridando fiato e prodotti di qualit? ad un mercato interno che si sta impoverendo sempre pi? . Rivitalizzare le zone semiboschive delle colline a sud-ovest, caratterizzate dal castagno da frutto, che da tempo sembra destinato all? estinzione, propagare erbe medicinali e piante aromatiche che la ricchezza di acqua favorisce.
- promuovere l? associazionismo tra le attivit? agricole e turistiche.
Queste alcune delle azioni che potrebbero accompagnare la realizzazione del progetto Orvieto Citt? Parco per realizzare posti di lavoro e per fruire ed offrire un prodotto di alta qualit? storico culturale ambientale ed agricolo.
Se fosse perseguito questo intento di salvaguardia, che favorirebbe altres? la nostra qualit? di vita, e quindi la qualit? nell?offerta, sarebbe necessario riconsiderare le scelte portate avanti dall?ultimo Piano Regolatore che prevede l? ulteriore cementificazione del territorio e che, con la scelta viaria della complanare e dei raccordi vari, sar? di forte impatto ambientale e visivo.
Sembra che il pennello sia stato affidato a qualcuno guidato da strane idee ed interessi che per niente pensa a mantenere e valorizzare la incredibile armonia del quadro.
Se forte fosse stata ritenuta la necessit? di preservare citt? e territorio, se l? idea guida fosse stata quella di Orvieto Citt? Parco altri sarebbero stati i pensieri ed i progetti.
Se forte fosse stata questa consapevolezza altri sarebbero stati i risultati circa la realizzazione del casello nord di Orvieto, inutilmente vagliata dal partito quando era al governo nella Citt?, nella Regione e nella Nazione.
L? alternativa del casello nord con opportuni adeguamenti stradali avrebbe permesso il dirottamento del traffico, diretto a Bolsena, all? Amiata, al mar Tirreno, evitando l?attraversamento delle zone sottostanti Orvieto, soprattutto per quanto riguarda i mezzi pesanti diretti alla zona industriale.
Questa azione accompagnata da piccole varianti: Stazione-Sferracavallo Zona industriale libererebbe le nuove frazioni. dalla morsa del traffico.
Se poi si potenziassero i mezzi pubblici sulla rupe e si intervenisse in modo valorizzante ed innovativo, come ? stata la funicolare per la citt?, per esempio collegando sotterraneamente Ciconia alla Stazione; o realizzando a Sferracavallo un tratto di linea di superficie costeggiante Santomanno, con un tratto sotterraneo che arrivi nella piazza o nei pressi di San Giovenale , ci sarebbe un basso impatto visivo e, senza presumibilmente scostarsi tanto dai costi che la complanare comporterebbe, si otterrebbe una notevole diminuzione del traffico interno ed esterno con un sensibile miglioramento della vita quotidiana, della nostra immagine e del prodotto Orvieto Citt? Parco .
Pubblicato il: 10/06/2004