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I verdi per la pace

Enrico Ridolfi

di Enrico Ridolfi

Ci dicono, amici, che dovremmo lasciar perdere la politica, perch? non siamo dei politici e non conosciamo le cose "concrete" della politica.
Ci dicono, amici, che facciamo una politica vecchia, da vecchi politici, che bisogna farne una nuova, rapida, concreta: ta-ta!  che dia vantaggi economici subito.
Ci consigliano, gli amici, perch? pare strano ed inconsueto, che dei cittadini normali decidano di intervenire circa il futuro della propria citt?. Cittadini giovani e non pi? giovani, autoctoni o immigrati, che si domandano dove andiamo, come possiamo migliorare la nostra vita e quella dei nostri figli?!
Perch? ? davvero strano che non ci si affidi ai pi? forti per ottenere qualche vantaggio immediato o futuro, perch?...non si sa mai! o, annoiati, si vada al mare "perch? la politica ? tutta uno schifo e non ci si pu? far niente".
Pare strana la ricerca di un mondo migliore in un posto cos? piccolo e lontano dal centro dell'Impero.
Ma noi ci proviamo, a progettare una buona qualit? di vita, che non sia solo consumo e consumo, per pochi, e terra, aria, acqua avvelenate, fame, guerra per tanti, tanti altri.
Forse incominciando dal piccolo si pu? contribuire a cambiare il grande perch? un grande vuoto ci circonda.
"Il re ? nudo! -grida un bambino, solo in mezzo a una folla che si consola della sua intima servit? alla menzogna, con il calore appiccicoso della maggioranza.
Ora il punto non ? che il re sia nudo, ? che il re non c'?: il comandante ? Nessuno. Nessuno ? il grande timoniere e la tempesta non cala..."
Forse ? ancora possibile. Questo ? in sostanza il nostro messaggio: interrompere la paralisi della partecipazione civile, riuscire a contrastare, da cittadini, i modelli di un mercato e di una politica intessute di una rete di aquiescenza opportunistica, che sembra ottusamente condurci ad un approdo senza futuro.

Pubblicato il: 07/06/2004

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