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Cimicchi: Gli organi competenti devono fare il proprio lavoro e la giustizia far? il suo corso

Stefano Cimicchi

Questa mattina, mentre andavo alla commemorazione del compianto Sindaco di Firenze, Giorgio La Pira - che avveniva alla presenza di Papa Giovanni Paolo II in Vaticano - ed avendo io donato alla Fondazione "La Pira" una mia ricerca effettuata presso gli archivi del Comune di Betlemme relativo al carteggio che intercorse tra i comuni di Fiorenze e Betlemme nel periodo in cui si tentava il dialogo tra le due comunit?, sono stato "avvisato" da un maggiore della Guardia di Finanza che la discarica di Orvieto veniva posta sotto sequestro in relazione all'accordo di solidariet? con la Regione Campania e che io, insieme all'assessore Regionale Monelli, all'Ex commissario per la Campania, Facchi, venivamo "avvisati" per il reato di "abuso d'ufficio" oltre che per i reati previsti dal Decreto Ronchi in merito al presunto smaltimento abusivo.

In questo momento vorrei astenermi dal fare considerazioni di carattere "politico" e vorrei stare ai fatti di interesse generale.

In primo luogo l'ordinanza sancisce che l'impianto de Le Crete ? idoneo e non presenta emergenze di alcun genere.  Pertanto gli orvietani possono stare tranquilli perch? non c'? nessuna emergenza "endogena", l'unica emergenza ? rappresentata dalla valutazione che il Procuratore Generale di Orvieto, Dott. Ferrotti, fa dell'Accordo di Programma tra Regione Umbria e Regione Campania, in cui si ritiene che alla soglia delle ventimila tonnellate si doveva interrompere il rapporto con la Campania.  La nostra opinione, come ? noto, ? diversa e ai "ventimila" scattava esclusivamente un controllo "dinamico" fino alla fine dell'emergenza campana.

La seconda considerazione - fuori da ogni ipocrisia - ? basata sul fatto che la discarica di Orvieto e il Comune stesso, non hanno nessuna voglia di "trafficare" con i rifiuti di altre regioni, senonch? vista la dinamica della produzione in provincia di Terni dopo l'apertura del preselettore di quella citt?, si ? realizzata una consistente disponibilit? del nostro impian to che ha permesso di accogliere i rifiuti campani, tra l'altro, traendone benefici economici che altrimenti avrebbero messo in crisi il nostro bilancio. Richiamo su questo tema, i numerosi articoli sui comuni toscani ed emiliani che, come noi, sono attrezzati industrialmente a trattare i rifiuti speciali non pericolosi e se ne fanno vanto nel mondo intero.

Naturalmente e in pieno accordo con la Regione, non avremmo potuto continuare all'infinito e ben presto, in attuazione al Piano Regionale dei Rifiuti che prevede per la nostra discarica il ruolo di discarica regionale, saremmo rientrati nei ranghi con degli accordi inter-Ato che avrebbero garantito al nostro impianto piena dignit? al pari degli altri impianti esistenti nella nostra Regione.
Quanto alla "tempestivit?" dell'intervento della Magistratura orvietana desidero dire che il 30 di Aprile questo accordo sarebbe stato sospeso in quanto la Presidente della nostra Regione aveva scritto alla Protezione Civile in tal senso, perch? dopo vari accordi con le altre regioni non si era addivenuti ad un accordo per una solidariet? pi? larga e noi non potevamo sostenere tutto l'onere di questa grave emergenza.

Per altre valutazioni attendo che gli avvocati ed i tecnici leggano i testi dei provvedimenti e suggeriscano la migliore strategia possibile.  Non cambiano le mie personali valutazioni sulla magistratura e sugli organi di Polizia, non si pu? essere "forcaioli" quando la cosa riguarda altr e "garantisti" quando si ? implicati direttamente.  Gli organi competenti devono fare il proprio lavoro e la giustizia far? il suo corso.

Pubblicato il: 26/04/2004

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