Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Si al riequilibrio territoriale in modo che Terni sia parte integrante dell?Umbria. No alla Terza o pi? Province

Alberto Sganappa

Il Consiglio Provinciale di Terni, ha pi? volte discusso di problemi riguardanti il riequilibrio dei territori Provinciali, e la volont? unanimemente espressa da tutte le Forze Politiche ? stata quella di evitare il moltiplicarsi d?ulteriori entit? istituzionali.

Il processo riformatore che determina - ora a Costituzione variata con l?attuazione del titolo V? e il collegato processo d?organizzazione federale dello Stato ? i nuovi confini mobili delle competenze dei diversi livelli d?autonomie locali, ha prodotto in Umbria un dibattito aperto sulle prospettive istituzionali, sociali, economiche di una Regione di soli 800.000 abitanti, con l?obiettivo comunemente dichiarato di giungere ad una riforma che semplifichi i livelli burocratici e i relativi costi, cos? come previsto dal D.A.P. della Regione dell?Umbria;

Il Presidente della Provincia Cavicchioli nelle dichiarazioni programmatiche d?inizio legislatura ha posto con forza e determinazione il tema del riequilibrio territoriale.

Ulteriori e recenti posizioni politiche in merito al riequilibrio territoriale fra le due Province sono state assunte dallo stesso Consiglio Provinciale, proponendo l?inserimento dei territori della Valnerina e dello Spoletino nella Provincia di Terni, con il consenso delle Comunit? interessate, ed escludendo l?ipotesi della Terza Provincia.

Tale dibattito si inserisce nel contesto del confronto sul decentramento endoregionale sul ruolo delle due Province, sulla revisione dello Statuto Regionale e della legge elettorale.;

Il dibattito politico degli ultimi mesi, a livello Umbro, ha fatto riaffiorare l?ipotesi, non nuova, sulla possibile Terza Provincia, alla ricerca di un assetto territoriale pi? omogeneo;

Anche le categorie economiche della Provincia di Terni hanno espresso una valutazione positiva rispetto all?allargamento dei confini della suddetta Provincia, tale da garantire uno sviluppo economico pi? armonico dei territori Provinciali.

La  proposta non ? certo  risolutiva del problema fondamentale che rimane quello di offrire reali contenuti allo slogan dell?Umbria come rete di ?Comunit? Policentriche; slogan che si scontra con la ben pi? evidente centralizzazione dei poteri regionali (l?altrettanta nota? Citt? Regione?), dinamica indicata come l?elemento principale di resistenza allo sviluppo di non pochi territori esclusi dalle dinamiche d?accentramento

Il Patto per l?innovazione e lo sviluppo recentemente siglato sancisce che? la Regione dell?Umbria  intende promuovere e valorizzare i cittadini, gli organismi di rappresentanza, delle Autonomie Territoriali e Funzionali, la funzione di programmazione, favorendo ed attuando il principio di sussidariet?, cos? come definito dal nuovo art. 118 della Costituzione, fermo restando che la stessa debba comunque risolversi in uno snellimento e semplificazione delle procedure, evitando mere sostituzioni tra apparati che lascino inalterato il livello di burocratizzazione;

Tra Terni, Spoleto e la Valnerina ? per storia, tradizioni, infrastrutture, sviluppo (Contratto d?Area) rapporti socioeconomici un territorio contiguo degli Enti Sub-Regionali

Il tema del riequilibrio territoriale pu? positivamente incidere sulle questioni aperte della forma di Governo e relativa legge elettorale Regionale, sia sul versante del ?riequilibrio di rappresentanza?, oggi palesemente negato da un sistema e da una logica politica che concentra sui territori della Provincia di Perugia la sostanza del potere e della rappresentanza Regionale sia su quello dell?armonizzazione dei poteri endoregionali


Alberto Sganappa

Capogruppo SDI Provincia di Terni

Pubblicato il: 05/02/2003

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