Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Orvieto di resurrezione. Ed ora, tutti insieme verso il santuario

Silvio Manglaviti

L?annuncio del biennio giubilare concesso da Benedetto XVI per il 750? della Bolla Transiturus rappresenta un vero terremoto mediatico e, si auspica, anche sociale e politico (nel senso che ogni essere umano ? animale politico, non certo riferito agli oramai stantii desueti armeggi partitico-amministrativi), sicuramente indigesto ai molti, tanti (troppi), detrattori e contro rematori della volont? di rinascita e rivalsa orvietana. Si sa. Orvieto ? luogo antichissimo e ricchissimo di vestigia, che da tempi immemorabili si attira strali ed invidie da ogni dove (e che le son costati l?evoluzione ed il mantenimento del ruolo di polo territoriale acquisito in et? comunale, quando si rapportava a Firenze, Lucca, Siena, Perugia). Infiniti per fortuna anche amanti ed estimatori. Ma la differenza dobbiamo farla noi che ad Orvieto viviamo e, soprattutto, vogliamo fermamente continuarci a vivere e viverci bene e, in prospettiva, in condizioni sempre migliori. Questa che ci piove addosso ? una Grazia, se letta da Cristiani; comunque un?opportunit? unica, irripetibile e gratuita che chiunque ? in grado di poter leggere e fruire, a prescindere dai Credo e dai non credo. ? sicuramente un mandato per chi sta amministrando la cosa pubblica orvietana; per come la vedo io, addirittura uno sprone imperativo categorico. Dinastie nilotiche addietro, un leader della locale amministrazione intervistato dalla rai sul significato del Corpus Domini ad Orvieto se ne usc? con un?infelice (ma dato il retroterra, prevedibile): ??na gran magnata, ?na gran bevuta ? ? (sic!), che da quel d? mi rintrona in testa e mi fa chiedere come sia possibile raggiungere tali livelli di ignoranza e superficialit?, avendo alte responsabilit? e doveri di governo. Era in realt? lo specchio della nota situazione orvietana di autoemarginazione sociale e politica nei contesti matrioski provinciali, regionali e via crescendo. Peraltro pure avallata (e non poteva essere diversamente) da certa chiesa autoctona fino ai recenti fuochi di paglia alloctoni. In proposito, per esorcizzare quel passato e qualche sconcertante presente, rivolgo un accorato invito a chiunque si trovi in Orvieto, quantomeno per dovere di cittadinanza attiva e consapevole circa il luogo in cui viva o trascorra momenti di vita, a spendere qualche minutino del nostro tempo troppo prezioso e tiranno, per fare una capatina nella stupenda Biblioteca Comunale (? il nostro scrigno, la nostra cornucopia, di storia, cultura, valori e civilt?), a rileggersi il bel saggio ?Privilegi Papali per la festa del Corpus Domini in Orvieto? di Carlo Alberto Calistri sul Bollettino dell?Istituto Storico Artistico Orvietano, Anno II, Fascicolo II Luglio ? Dicembre 1946 (pag. 12 e segg.). In quel solco sta e continua l?azione di Papa Benedetto ? come fece gi? il suo predecessore prendendo a cuore il ?Giardino? orvietano ?, solco del Messaggio da Orvieto di Paolo VI sul nostro ruolo qual universale polo eucaristico, occasione di rinascita, risorgimento, risurrezione, di questa meravigliosa Citt? e del suo stupefacente Territorio, ultraregionale sia civico che diocesano, in linea con la tradizione e la geografia storica che ne fanno baricentro nell?antico stato-regione della Tuscia Longobarda alle porte dell?Umbria. Orvieto ? stata citt?-santuario etrusca e medievale; qui il Contado festeggiava l?Assunta e, poi, il Corpus Domini; e ancor oggi si perpetua nella Processione del Corporale e del meraviglioso Corteo Storico. Orvieto ? da sempre meta di pellegrinaggio religioso (e, gi? che siamo in Biblioteca, leggiamoci pure Luigi Fumi su ?Il Santuario del SS. Corporale nel Duomo di Orvieto?, Danesi, Roma 1896) elaborando e superando i soliti criticismi rituali della chiesa temporale delle decime, delle indulgenze (peraltro esaustivamente denunciate nelle novantacinque tesi di Wittenberg). Grazie vescovo Giovanni per il tenace impegno, propositivo, costruttivo e proattivo. Come cattolico, mi metto a servizio del progetto di rinnovamento orvietano e prego il Cristo Risorto perch? risvegli animi e cuori di tutti nel sostenere e promuovere la nostra Citt?, culla e nido di Cultura e Civilt?, contro i detrimenti della divisione e del malcontento. Per una Santa Pasqua di Passaggio e Resurrezione di e da Orvieto.

Pubblicato il: 05/04/2012

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