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Fassino meritava quei fischi.

Ornella Gulli

Ornella Gulli
 

Davvero stravagante il segretario dei Democratici di Sinistra Piero Fassino. Anzi, forse anche raccapricciante. E con lui, tutto il suo partito.
Che l?On. Fassino avesse tutto il diritto di partecipare alla manifestazione per la pace di sabato nessuno, tanto meno io, lo mette credo in discussione. Ma, di pari passo, nessuno pu? mettere in discussione il diritto dei manifestanti, minoranza o maggioranza che siano stati, di contestare ad un politico le sue scelte in Parlamento, soprattutto quando queste discordano ? per meri fini elettorali ? con quelli delle manifestazioni in cui ci si fa vedere.
Insomma, per capirci: l?onorevole Fassino ? convinto oppure no che qualche contraddizione esista tra il suo comportamento in Parlamento e la sua partecipazione alla manifestazione di sabato?
Crede o no, il segretario dei Ds, che forse avrebbe fatto meglio a fare come il socialista Boselli, che alla manifestazione non si ? fatto vedere? Non sarebbe stato forse pi? coerente?
Il punto ? forse un altro: i Ds stanno perdendo fortemente terreno e il progetto del partito unico con Margherita e Socialisti non convince appieno non solo iscritti e militanti ma anche una buona fetta di organismi dirigenti, soprattutto quelli appartenenti all?area della cosiddetta ?sinistra interna?.
C?? forte sconcerto e scontento dentro la Quercia e,  forse, qualcuno ha creduto bene che i riflettori della manifestazione romana del 20 marzo avrebbero potuto giovare a dare un colpo al cerchio e uno alla doga: da una parte si tiene ferma l?ala riformista del partito assumendo una posizione ambigua in Parlamento, dall?altra si strizza l?occhio alla sinistra interna scendendo in piazza a manifestare contro la guerra in Iraq.
Quel qualcuno stavolta ha sbagliato i conti e ha fatto fare una figuraccia al portavoce in pectore della lista unitaria: i manifestanti hanno sbagliato certamente i modi della contestazione ma il leader Ds ha sbagliato certamente la sua reazione, sia con la piazza, sia nel rapporto all?interno dell?Ulivo.
La guerra in Iraq ? una guerra per il petrolio, per il controllo dell?economia di quel paese, per accaparrarsi un posto nella ricostruzione. Niente a che vedere con il bisogno di pace di quella popolazione.
Quando Gino Strada dice che ?la pace non si porta con i carri armati ma con la solidariet? e l?aiuto? ha perfettamente ragione ed ? chiaro che chi pensa il contrario, come una grossa fetta dei Ds, dando del pazzo al fondatore di Emergency, non rappresenta certo persona molto saggia e affidabile sul piano sociale e politico.
Si ? voluto utilizzare un ?incidente? per assumere semplicemente la ribalta dei riflettori, per divenire protagonisti, per qualche giorno, delle cronache dei giornali, per poter manifestare ? ancor pi? in tempo di elezioni ? il diritto a far pesare la propria consistenza elettorale dentro l?Ulivo.
Questa non ? politica, non ? progetto politico, non ? la strada migliore per costruire l?alternanza al governo delle destre.
Questa dei Ds e del loro segretario nazionale ? semplicemente arroganza, condita con una buona dose di ipocrisia politica.
Ma l?arroganza e l?ipocrisia non sempre pagano e gli elettori, sono sicura, sapranno capire e ricordarsene nel segreto dell?urna elettorale.

Pubblicato il: 23/03/2004

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