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L?emergenza rifiuti ?Campania-Umbria? ha precise responsabilit? nella Regione e nel Comune

Maurizio Conticelli e Andrea Scopetti

di Maurizio Conticelli e Andrea Scopetti

Abbiamo ascoltato con stupore il servizio andato in onda sul TG 3 regionale, ove ? stato fatto il punto con l?assessore Monelli sulla possibile emergenza dei rifiuti campani da smaltire nella discarica di Orvieto.
L?ascoltatore medio ha compreso che eventuali ulteriori quantitativi dovranno essere preceduti da appositi accordi interregionali rispetto ad accordi esistenti che consentirebbero lo smaltimento ad Orvieto di 20.000 t/anno.
Non ? cos?, tant?? che nel solo 2003 sono stati conferiti alla discarica delle Crete oltre 73.000 t provenienti dalla Campania!
Ci? in quanto dopo l?accordo del dicembre 2000 reiterato nel luglio 2001 per 20.000 t, contro cui non ci opponemmo per ragioni solidaristiche e semprech? non si fosse consolidato un vasto bacino di carattere extra-regionale, nel novembre 2002, con D.P.G.R. n? 325 (Decreto Presidente Giunta Regionale), la Regione Umbria stipul? un accordo volutamente generico all?interno del quale sono pervenute ingenti quantit? nel 2003, come sopra ricordato, ed ancor di pi? dovranno pervenire nel 2004 se ? vero che la previsione di bilancio del Comune di Orvieto ? passata dai 3 miliardi di vecchie lire del 2003 (la convenzione in essere Comune /SAO era nata prevedendo 700 milioni) ai 4 miliardi dell?anno corrente!
La vera emergenza ? del bilancio comunale d?Orvieto, che, di fatto, rischia di stravolgere lo stesso piano regionale approvato appena nel luglio 2002.
Ha sbagliato la regione ad emanare il decreto suddetto e ad assumere impegni poi non mantenuti.
Sbaglia il Sindaco Cimicchi a privilegiare una gestione non lungimirante della discarica, favorendo il suo precoce ?invecchiamento?, non determinando maggiori livelli occupazionali e consentendo un?eccessiva speculazione economica da parte del gestore, senza peraltro attuare politiche ambientali reclamate a pi? riprese dalla comunit? orvietana.
Enorme ? stato l?errore di realizzare un centro di preselezione a Terni, peraltro deciso con una determinazione dirigenziale che, di fatto, ha ridotto le economie di scala della discarica orvietana svilendone il significato anche dal punto di vista qualitativo (alleghiamo al riguardo un O.d.G presentato al Consiglio Provinciale di Terni nel novembre 2002), fornendo cos? il pretesto per spregiudicate iniziative condotte dall?Amministrazione Comunale di Orvieto che non manc?, gi? nel 2000, di autorizzare lo smaltimento di rifiuti da Milano.
Se le Istituzioni vogliono ancora mostrare credibilit?, bisogna che la Presidente della Giunta Regionale dichiari chiuso l?accordo del 2002, ove si parlava di ?un periodo limitato di tempo? e s?istituisca un tavolo di confronto per concordare nuovi scenari e, soprattutto, maggiore rispetto dell?ambiente e maggiore coerenza con i propositi di sostenibilit? sbandierati in tante occasioni.

Orvieto, 19 marzo 2004

 

Pubblicato il: 20/03/2004

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