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Caro Cimicchi(in fieri)...Concina(horas) ...e!....senza i cattolici non si vince e non si governa!

per ex comitato civico Renato Piscini

Caro Cimicchi(in fieri)...Concina(horas) ...e!....senza i cattolici non si vince e non si governa!

Il collante pi? antico, il tratto di continuit? con la societ? civile per il bene comune sono stati e siamo noi, nella vita pubblica . Apprezzati da tutti, accentratori di tante anime, sparse e disorientate, per un contributo decisivo nella formazione di una classe dirigente e nella gestione della cosa pubblica per il Bene Comune. Per una societ? di solidariet? e competitivit?, senza opportunismi(nel passato) o liberismo sfrenato(ora), chiaramente senza mimetizzarsi e perdersi in altre case (politiche) , momentaneamente ospitali, o contentarsi di governare sotto tutela(recente).
Siamo sempre stati essenziali e lungimiranti nel dibattito politico, pur essendo minoranza, per risollevare una societ? scivolata nel buio civile. Consci che , superata la prima e seconda Repubblica , si debba dare vita (credito) ad una nuova fase politica, senza ascari di sorta o sussistenze, non pi? ostaggi o tollerati, ma protagonisti.
Non pi? contenitori senza contenuto, partecipazione, sincerit? e coraggio. Nascondere la verit? della nostra crisi sarebbe solo una scelta di rassegnazione e sconfitta; segnali negativi che ci riguardano sono la conseguenza di una perdita di credibilit? e degradazione nell'ambito del sociale. In questa condizione poco varrebbe ipotizzare qualche precaria e limitata correzione o affidarsi alla memoria del passato; non ci tocca rassicurare noi ma di rassicurare gli altri con le capacit?. Si agita oggi in citt? una diffusa esigenza di cambiamento, nonostante la recente alternativa alla guida dell'Amministrazione, che ci riguarda da vicino, poich? recepiamo un sistema bloccato ed inerte e sentiamo che non avrebbe sbocchi convincenti se si realizzasse senza di noi, come accade ora. Si tratta di prendere atto della inadeguatezza dell'attuale situazione, frutto di contrapposizioni oramai superate e di errori di governance.  Occorre anche la capacit? di riconoscere che abbiamo avuto(tutti) la responsabilit? di non vedere cosa facesse(nel passato) la nostra classe dirigente e che intendiamo operare una attenzione, in modo da cambiarne modi e atteggiamenti.
Capisco che in politica quando si crea un vuoto c ? subito chi lo riempie , bisogna per? intendersi su come e con quali finalit?!. Dall'altra non si governa tralasciando la rappresentativit? (nella governance) di ampie zone della citt?, se non della maggior parte.

Pubblicato il: 18/10/2011

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