Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Una giornata di non ordinaria cultura

Fausto Cerulli

La libreria  ?Parole Ribelli?, di Orvieto ( forse troppo poco  conosciuta  in proporzione ai suoi meriti) promuove da tempo  veri e propri eventi cultuali di tutto rilevo, fuori dagli schemi tradizionali delle librerie che passano per importanti. Presentazioni di libri,  concerti di musiva alternativa insieme alle imperdibili lezioni sulla musica contemporanea e non, offerte con competenza e   sottile ironia dal maestro Walter Branchi. Quello che caratterizza  l?attivit? di Parole Ribelli ? la sua capacit? di aggregazione: per diventare una sorta di molto democratico salotto culturale. Una libreria che non impone, ma propone e chiede la partecipazione di tutti. Mi si passi l?idea che si tratti di un tipo di soviet culturale, nell?accezione originaria dei soviet. Cos? vedo io questo  punto d?incontro culturale, e spero che la parola soviet non scandalizzi e non turbi. Mercoled? scorso, tanto per entrare in tema, libreria affollata. Rossella Fiumi ha presentato un suo progetto di promozione culturale, affidato anch?esso al coinvolgimento e alla partecipazione. E lo ha fatto in maniera efficace, proponendo la lunga e mai noiosa lettura di un racconto contemporaneo, per la voce fluida  e accortamente spezzata di insieme di una attrice sensibile come Patrizia Hartman.. Mezz?ora di  lettura alternata a musica, seguita in quasi religioso silenzio  dai molti presenti. Subito dopo Rossella Fiumi ha proiettato il video di una sua esibizione come danzatrice  che sa fondere preparazione tecnica a lirismo interpretativo. Una schiena di donna nuda, la lentezza esasperata dei gesti, le allusioni, una non pesante ma anzi intuibile, sino all? estremo, magica e lirica simbologia. Anche in questo caso venti minuti di cultura di corpo e di anima. Rossella Fiumi ha deciso di farsi promotrice di eventi culturali, in cui musica e teatro si intrecciano, e insieme si aprono al nuovo, che abbia dignit? culturale e sia soprattutto momento di partecipazione collettiva.. Ecco. Una serata importante in questa sonnolenta Orvieto. Non voglio farmi propagandista di un progetto, voglio solo dirne la potenziale capacit? di coinvolgere la cultura orvietana in una operazione non solo per i soliti noti. La dimostrazione di come si possa cercare di propagare cultura quasi in punta di piedi, con la modestia e la consapevolezza di chi, come Rossella Fiumi, si propone di gettare un sasso, e che sasso, nello stagno della attuale situazione culturale di Orvieto. Al solito mancavano gli esponenti della cultura pomposa e pompata, e sin qui poco male, anzi. Notavo, nota dolente, l?assenza dei giovani, distratti dalla feroce banalit? dei consumi. Ma ho fiducia che iniziative come questa riusciranno a coinvolgere anche i giovani: ne conosco lo zoccolo duro, la voglia di sapere, il fiuto dello sperimentare e sperimentarsi. E credo sinceramente che, prima o poi, nono mancheranno all?appello.  La Libreria ?Paroe Ribelli? ha saputo gi? proporsi come punto di aggregazione anche giovanile. Proseguendo su questa strada, e l?esempio offerto da Rossella Fimi ne ? sintomo, riuscir? forse a strappare molti giovani dalla banalit? quasi coatta del quotidiano. Chi mi conosce sa che so essere molto critico, spesso anche per partito mal preso.. Ma stavolta voglio e debbo dire che il progetto di Rossella Fiumi, e la  impostazione tutta della libreria ?Parole Ribelli?, potranno aprire spiragli e porte e portoni ad una mutazione quasi genetica della cultura orvietana. Senza orpelli ed autopromozioni; soltanto con la voglia di mettersi in gioco per capire Orvieto e farsi capire da essa. Due ore, dicevo, di non ordinaria cultura: due ore offerte alla speranza, al progettasi per vivere, al vivere per progettarsi, mettendosi sempre in discussione: purch? la discussione sia di tutti e per tutti, al di fuori delle consuete snobistiche manifestazioni di cultura calata dall?alto. Cultura come partecipazione: tutto qui. Sembra semplice e semplice deve essere. Un progetto ambiziosamente non ambizioso, rivolto a tutti per chiamare tutti ad una vera avventura culturale.

Auguri a Rossella, complimenti a Parole Ribelli. La sera, poi, Orvieto era deserta: su tutto incombeva la televisione del calcio spettacolo.  E la quasi frenesia delle discoteche, patetiche e dolci insieme. Fuori dal tempo o prima di esso., Quasi estranee, anche qui per un quasi vizio genetico, a quella cultura partecipata di cui Orvieto ha disperato bisogno. La messa ? finita, riandate in pace.,

Pubblicato il: 15/09/2011

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