La risposta a Cerulli

Sig. Cerulli,
nonostante le sue parole lascino trasparire un po' di acredine, le dico che l'argomento sollevato ? cos? importante da meritare un approfondimento reciproco.
Il fatto, per?, di non averlo fatto con Lei non deve indurla  a pensare che la stessa cosa debba valere per i cittadini del mio collegio elettorale.
Dal momento della mia elezione,  ho partecipato nel mio collegio a innumerevoli iniziative pubbliche dialogando con un ragguardevole numero di persone, miei elettori e non. Non pu? importare a me la Sua distrazione. Sono tutte pubbliche e facilmente verificabili.
A proposito della guerra, inoltre, ho ripetutamente riportato e sottolineato la posizione dei DS che rifiuta la guerra preventiva, la violazione della legalit? internazionale, la sterilizzazione di organismi come l'ONU.
L'impegno di tutti deve essere quello di  evitare il conflitto in Iraq anche attraverso una adeguata pressione internazionale su Saddam per la quale l'Europa pu? avere una parte fondamentale.
Se vuole ne potremo parlare meglio ma senza mostrare un certo aristocratico fastidio per come si sono pronunciati gli elettori dell'orvietano e della zona del Trasimeno.
Saremmo stati anche "rivali", come Lei dice, ma dovendomi occupare dei problemi del territorio che mi ha eletto senatore, cosa che faccio quotidianamente, quella rivalit? ? per me cessata dal giorno successivo alle elezioni politiche.
Vorrei pensare che ci? valga anche per Lei.

Distinti saluti
Sen. Gavino Angius