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Aceto nella citt? del vino?

Fausto Cerulli

di Fausto Cerulli

 

Aceto, se ben ricordo, era il nome del pi? celebre fantino del Palio di Siena. Ora apprendo che un  tale Aceto si candida a Sindaco di Orvieto, con l?intenzione di correre il palio contro Carpinelli, Parretti e via candidando. Non so quali cavalli monter? per l?occasione l?Aceto calabro- orbietano. A giudicare dal suo proclama alla Nazione ed al mondo, dovrebbe Conare su cavalli di razza. Cavalli, ma di razza. A giudicare dal tono del suo proclama, che dal Punto di vsita strettamente stilistico pecca un po? di ripetitivit? e di retorica, il Nostro si sente gi? insediato al Palazzo con il portone a via Garibaldi e le finestre sulla piazza delle chiacchiere.
Io non voglio entrare nei suoi sogni di gloria, ma mi sembra che la sua carta vincente sia una presunzione che manco Berlusca quando scese in campo. Lui parla alla nazione ed  al Mondo e spiega la sua filosofia politica. Originalissima. Lui, pensate, non ? n? di destra n? di sinistra n? di centro, per cui a fil di logica non dovrebbe essere da nessuna parte. Ma Lui ? come Dio, assomma in s? l?essere e il non essere. Salvo poi scoprirsi leggiadramente di destra, quando spara a zero- che novit?- sul centro sinistra che ha rovinato Orvieto, e strizza l?occhio a Parretti che a strizzar l?occhio a Parretti ci vuole una bella dose di coraggio incivile, e berlusconianamente fa sapere che lui ? per la economia libera, e per i commercianti che ingrassano e per i giovani che senza di lui non hanno futuro. Cazzo, quello di Aceto non ? un programma elettorale, ? la rivoluzione in cammino, alla rovescia. Per? deve essere spiritoso, questo Aceto:si scrive da solo la biografia, non si fida dei pennivendoli che magari lui pensa tutti asserviti a Cimicchi. E ne approfitta per lodarsi le sue mirabolanti scoperte artistiche, magari un po? complicate ma l?arte quando ? arte ? arte. Ricorda un po? il Berlusca che dice ho fatto una fortuna per me, ora faccio la fortuna degli italiani. E cos? Aceto: io sono un grande artista e perci? far? arte e parte per questi miserelli di Orvieto che finalmente hanno trovato un santo protettore, benevolo e condiscendente, una sorta di papa laico simoniaco
che vende il fumo delle indulgenze. Ora, come direbbe Di Pietro manette, che ci azzecca la capacit? artistica con la capacit? politica, lo sa solo Aceto. Ma se lo dice lui?Non vorremmo mica cominciare a pensare che Aceto sia un po? sbruffone, sia detto con amichevole intento. Io quasi quasi lo voto.
Oppure scendo in campo anch?io. Cazzo, io scrivo poesie, spesso erotiche, per sei o sette siti web. E dunque sono un artista, o almeno dico che lo sono. E come Aceto anche io non sono n? di destra n? di sinistra di centro. Ma non essendo Dio come Aceto, io una mia collocazione la rivendico: a sinistra della sinistra extraparlamentare di sinistra. Ma si rassicurino i cittadini orvietani: se sar? eletto Sindaco non  sterminer? la borghesia ed i contadini ricchi e non instaurer? n? la NEP n? il KGB. Agli orvietani prometto un futuro di poesia e di sesso. Altro che chiacchiere.
E poi con il vino che abbiamo da queste parti, detto tra noi, proprio l?aceto dovremmo andare a cercarci?

 

Pubblicato il: 23/02/2004

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