Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Ambiente di destra o di sinistra? Diffida a Frizza di chiudere le procedure referandarie sulla discarica

Gianni Pietro Mencarelli

Durante i lavori del consiglio comunale che si ? svolto  il 17 maggio 2011 il  Presidente del Consiglio stesso, sig. Frizza,  portava all?attenzione dei presenti una lettera presentata il 20 aprile  u.s. da due concittadine facenti parte del gruppo di firmatari della richiesta del referendum consultivo che, a titolo personale, si dichiaravano soddisfatte delle politiche ambientali del comune ( guarda caso un mese prima dell?approvazione della risoluzione presentata dall?assessore Margottini). Tale lettera, ? stata palesemente utilizzata ad orologeria dal Sig. Frizza, Presidente del Consiglio, per uscire dagli imbarazzanti ritardi sulle risposte ai quesiti referendari e/o per rafforzare la posizione  che andava consolidandosi nella sua maggioranza di centro destra sul tema in oggetto.

A titolo di promemoria, ? doveroso ricordare che nella riunione della seconda commissione consiliare del 24 marzo u.s. alla quale erano presenti numerosi  rappresentanti delle associazioni, fu ben chiarito il concetto di  rappresentanza del comitato referendario, il quale non aveva delegato a nessuno funzioni, se non quelle limitate alle informazioni.  In quella stessa riunione  era presente, fra gli altri, anche il consigliere Leoni il quale per la sua esperienza di amministratore, suggeriva semmai il percorso da effettuare correttamente per rispondere ai quesiti posti, e cio? che il comune in un apposito consiglio avrebbe dovuto deliberare le politiche ambientali che contenevano anche un netto no all?ampliamento della discarica su un terzo calanco. Tale linea di indirizzo, ufficialmente deliberata, avrebbe potuto soddisfare il superamento dei quesiti posti dai promotori del referendum. La mozione Leoni, si ricorder?, approvata all?unanimit? il 27 dic. 2010 con Del. n140  proponeva l?apposizione di un vincolo sull?area calanchiva, anticipando il provvedimento della soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici, che ora si tenta di rimettere in discussione.   

Su un tema cosi delicato ci saremmo aspettati una unanimit? di intenti ma, invece, si ? arrivati ad una rottura, pur di non considerare le risoluzioni dell?opposizione di centro sinistra, che  esprimeva in modo esplicito un dissenso totale sull?utilizzo di altri calanchi.  

Il Sindaco, che si dice ?istruito? sui nuovi sistemi di gestione dei rifiuti e preso atto della non disponibilit? di soggetti pubblici e privati di affrontare ?la questione?, ha con la sua maggioranza ridotto la sua azione limitando fino al 2021 il Suo no al terzo calanco. Per questi motivi ho ritenuto di presentare una lettera, per ora solo personale, di diffida alla chiusura delle procedure referendarie non ritenendomi soddisfatto, come cittadino sottoscrittore, delle parziali risposte ricevute, riservandomi di esprimere ulteriori giudizi nei prossimi giorni dopo le consultazioni all?interno del comitato promotore.

 

Pubblicato il: 22/05/2011

Torna ai corsivi...