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A proposito di bambini mai nati

Pirkko Peltonen, Cristina Croce, Benedetta Dubini, Liliana Grasso, Anna Rita Mortini, del PD Orvieto

Quali sentimenti avranno ispirato don Augusto Passeri, parroco di Ciconia, a celebrare la festa della mamma invitando le mamme della parrocchia a dare un nome ai bambini mai nati che lui ha successivamente battezzato in una cerimonia simbolica?

Piet? cristiana, messaggio evangelico, atto di misericordia, viatico del perdono?

Ma alle stesse donne, portatrici di quei bambini mai nati, in quel giorno della festa della mamma, il parroco ci ha pensato?  

I nomi scelti per i bambini mai nati, ben 102, erano stati depositati in un?apposita cassettina ai piedi dell?altare: ?Mamma dammi un nome cos? anche Dio padre mi chiama?.

Non ci vuole molto per capire quali ferite si riaprono, di fronte a richiami di questo tono, nella mente di chi il suo bambino non l?ha visto nascere, o per tragica fatalit?, o per scelta fatta, altrettanto tragica.

Molta acqua ? passata sotto i ponti dagli anni in cui fu necessario scendere in piazza, non certo solo per il diritto all?aborto, ma per affermare il diritto ad una maternit? e ad una procreazione consapevole, matura. Di cui fossero protagonisti, finalmente, non solo le ?mamme? ma anche i padri.

Ed ecco che il battesimo simbolico dei ?bambini mai nati? a Ciconia, nel giorno della festa della mamma, col suo appellarsi alle sole ?mamme?, si colora di tinte fosche dell??espiazione?. Espiazione ancora e ancora, in un rito di fine pena mai, di quella scelta dolorosa, intima e davvero molto molto personale che donne come noi hanno dovuto compiere nel corso della nostra vita.

I sentimenti che hanno ispirato don Augusto Passeri a celebrare il battesimo dei ?bambini mai nati?, sono di pertinenza della Chiesa. E della dottrina della Chiesa.

Tocca, invece, a noi della societ? laica, continuare a insistere sui valori laici: responsabilit? individuale, consapevolezza, approccio razionale. E rispetto per le scelte che toccano la sfera intima, personale di donne come degli uomini.

In quel approccio ? perch? tollerante per definizione ? ci sta anche il battesimo dei ?bambini non nati?. Ma non ci sta l?espiazione del senso della colpa di cui viene gravata la donna. ?Mamma?tanto amata, in occasioni speciali;  responsabile e oberata, invece, di tutta la conduzione della vita; additata da chi quelle responsabilit? e quel peso li definisce e li giudica standosene lontano dai percorsi della vita vera.     

Pubblicato il: 11/05/2011

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