Qualcuno deve darsi una mossa

Caro Direttore,

dieci mesi fa presentai, insieme al consigliere Carlo Tonelli, due mozioni da discutere in consiglio comunale. La prima, che riguarda l?educazione dei giovani alla manualit?, ? stata discussa e approvata l?11 aprile scorso. La seconda, che riguarda la lotta all?elusione e all?evasione dei tributi comunali, non ? stata ancora discussa. Ma il bello ? che, se anche fossero state discusse e approvate dieci mesi fa, probabilmente non avrebbero avuto seguito.  Cos? come non ha avuto seguito la mozione del dicembre scorso che impegnava la giunta comunale ad avviare il procedimento per l?adozione di una variante urbanistica per la tutela dei calanchi.

E la commissione consiliare di controllo e garanzia, presieduta da un consigliere di minoranza, non ha avuto finora niente da dire.

Cos? va la politica orvietana e me ne lamento. Credo di essere nel giusto. Perci? me ne lamento in consiglio comunale, come ? mio dovere, e me ne lamento quando e dove mi pare, come ? mio diritto.

Se la giunta comunale avesse messo in moto la variante dei calanchi, se il comune si fosse inserito nel procedimento per l?imposizione di un vincolo paesaggistico sulle Crete (magari proponendo una delimitazione che lasciasse fuori il primo e il secondo calanco), se la giunta avesse sottoposto al consiglio comunale l?approvazione del documento di politica ambientale diffuso dall?assessore Claudio Margottini, non solo si sarebbe interrotto l?iter del referendum opportunamente proposto per una nuova politica ambientale, ma si sarebbero messe molte pietre sopra al tentativo ancora vivo di riempire di rifiuti domestici e speciali anche il terzo calanco.

Ti scrivo queste cose a fin di bene, per la salute dell?amministrazione comunale  e delle mie coronarie. Anche perch? la disciplina politica mi ha imposto di votare contro una opportunissima convocazione di una seduta consiliare aperta sui problemi della sanit? e mi impone di stare zitto sulla situazione dei gabinetti pubblici nella nostra citt? cos? dedita, a chiacchiere, all?accoglienza. Un terzo rospo mi potrebbe essere fatale.