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Salvare l'asilo comunale. Il risparmio, se c'?, non vale la candela

Giancarlo Imbastoni

Caro Dante, ti scrivo queste poche righe,  un commento alla  nota  vicenda della esternalizzazione a privati del servizio di asilo nido di Sferracavallo.

Ho un figlio che ? in graduatoria  per entrare al nido e per questo motivo mi sono recato all?incontro che c?? stato oggi alle 12 tra alcuni genitori , il sindaco Concina e l?assessore Tardani.

Fermo restando che la situazione ? disperata e la sincerit? degli sforzi delle persone sopraccitate appare autentica,venendo subito al punto, il discorso che fa l?Amministrazione non sta il piedi, per due motivi:

1-se non ricordo male questa scelta non fu mai presa in passato (nei miei due anni passati al Governo,e nei tre passati all?opposizione) per la pochezza(o addirittura la nullit?)  dei risultati a cui avrebbe portato tale manovra ;

Se non ricordo male le differenza di costo gestionale all?anno per bambino tra l?asilo di Via dei Dolci (gestito  da anni da privati )  e quello di Sferracavallo  gestito dal Comune era di 1000 euro/anno/ bambino ( se Orvieto centro costava mettiamo 10.000 euro Sferracavallo ne costava11.000 per capirci) moltiplicato per 25 figli fa 25.000 euro.

Attenzione, per incassare  questa modesta cifra (che ? cosa molto diversa che iscriverla a Bilancio)

si mandano via  cinque dipendenti della Coop. Carli, che si sostituirebbero con cinque dipendenti comunali ?liberate?dall?asilo che verrebbero a loro volta sostituite da cinque educatrici e cuoche della Quadrifoglio che ha in essere la convenzione fino all?anno prossimo. (mi scuso per l?approssimazione ma vorrei essere sintetico e soprattutto comprensibile.) .

Dunque il risparmio gia lo sappiamo, perch? abbiamo un formidabile esempio concreto di avere un asilo gestito dal privato e uno gestito dal pubblico, che a mio parere conta di pi? delle stime allettanti  che circoleranno in questi giorni.

A questi 25.000 euro vanno sottratti: la formazione del personale comunale che va a ricollocarsi e gli inevitabili e sacrosanti strascichi di natura sindacale  quando si riposiziona del personale a mansioni inferiori. Per farla breve, basta una richiesta di arbitrato (che di solito il Comune perde)

per erodere  ulteriormente la cifra. A questo va aggiunta la professionalit? e motivazione buttata via di cinque dipendenti  che da oltre 20 anni sono capaci di tenere dicasi 8 o pi? bimbi a testa ; spreco che sicuramente ? un costo. Enorme.

2-La non riconferma a supervisore del servizio della sigra Liotta  accentua la mia preoccupazione, visto che dall?anno prossimo l?affidamento del servizio va a gara europea e visto l?indiscutibile competenza  della signora su un tema cos? delicato, avrei tenuto la Liotta e risparmiato su altro, a partire dalle stesse consulenze, sullo staff del Sindaco, sulle posizioni organizzative, o sui ?premi di risultato? dei dirigenti, tanto per dirne alcuni.

Mi fermo qui, non faccio considerazioni politiche. Spero cancellino questa ?voce? dal Bilancio, perch?  questo ? un servizio delicato.

Al Sindaco aggiungo solo che la situazione terribile che ha trovato era perfettamente leggibile nel bilancio preventivo 2009 (che lei non pu? non aver letto!,)  che noi opposizione chiamammo ?Bilancio per sei mesi? tanto era inverosimile.

Pubblicato il: 18/04/2011

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