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Terni. Una citt? che si difende

Fabio Moscatelli. Segretario provinciale Nuovo PSI di Terni

Fabio Moscatelli
Segretario provinciale Nuovo Psi di Terni

Intorno alla vicenda dell?AST si sta sviluppando uno dei momenti pi? difficili nella storia della citt? di Terni. La chiusura del magnetico rappresenta l?apertura di una crisi che non coinvolge solamente i 900 lavoratori direttamente coinvolti, ma tutta la sopravvivenza del sistema siderurgico ternano e alle attivit? ad esso collegate , con le inevitabili ripercussioni che si creerebbero nell?intera economia locale e regionale. Ma oltre alle conseguenze occupazionali  c?? qualcosa che va pi? in l?, c??  l?amara  consapevolezza che sia stato inferto a tutta la citt?, non solo ai lavoratori della Thyssen-Krupp, un vero e proprio schiaffo a quello che ? la fabbrica? ha sempre rappresentato per il nostro territorio, per la storia della nostra citt?, nel ricordo del passato e nella speranza del futuro. Dalla sua fondazione alla fine dell?800 l?acciaieria ha sempre scandito i momenti della nostra vita. Intere generazioni  sono cresciute assorbendone tutti i valori, indipendentemente dalle ideologie, valori di solidariet?  di vita comune, certamente anche con momenti di forte dialettica politica e  di coscienza sociale, che non sono venuti meno quando la fabbrica ha perso gradatamente il suo ruolo centrale.
E questi valori sono riemersi intatti oggi, con una mobilitazione generale che vede coinvolte tutte le forze politiche e sindacali, le associazioni di categorie, i lavoratori, gli studenti, i cittadini con una solidariet? che nasce dal sentimento popolare, magari ogni parte con le proprie idee e le proprie soluzioni, ma lontano da ogni forma di demagogia o opportunismo politico, che oggi, rappresenterebbe un? ulteriore ed inutile offesa per tutta la citt?. E la citt? ha risposto con la civilt? di sempre , anche se la voglia di ribellione ad una tale ingiustizia avrebbe potuto provocare ben altri comportamenti. E questa dimostrazione di civilt? dovrebbe perlomeno far riflettere le grandi multinazionali che in questo momento antepongono la fredda logica dei bilanci e delle strategie di mercato al rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie. Da questa vicenda esce una Terni che pur ferita e preoccupata sta dando dimostrazione di carattere e di voglia di credere nel proprio  e nel futuro dei suoi figli. Certamente qualcuno rivendicher? meriti o addosser? colpe , ma i rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati marted? dovranno recarsi all?incontro con il governo con la forza di una intera comunit? alle spalle, una comunit? che aspetta un messaggio di speranza e ottimismo.

Pubblicato il: 02/02/2004

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